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1) Dizion. 5° Ed. .
DECUMANO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DECUMANO.
Definiz: Add. Aggiunto di flutto ecumano, maroso ecumano e simili; e dicesi, con maniera tolta dai Latini, per Più grande, Più violento, dei precedenti; presa l'idea dal numero decimo, secondo la dottrina dei Pitagorici.
Dal lat. decumanus. –
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 2, 110: Questo sarebbe quel maroso decumano, alla cui percossa la fusta di Lutero, ladrone e corsale, avea ad affondare.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 76: La vittoria dell'ultime tentazioni, che a guisa de' flutti decumani sogliono su l'estremo assalirci con maggior impeto.
Definiz: § I. Term. d'Archeologia. Aggiunto di porta decumana, e dicevasi della Principale porta dell'accampamento romano, e la più lontana dalla fronte dell'esercito nemico. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 140: La porta che guarda verso i nimici, e quella dal lato di dietro, che già si chiamavano porta Quintana, e porta Decumana, sieno in luoghi fortissimi, ed espeditissime a mettere fuori in un subito l'essercito.
Esempio: Dav. Tac. 1, 49: Ogn'un corse alle porte, e spezialmente alla decumana, opposta al nimico, e più sicura a fuggire.
Definiz: § II. Decumani, in forza di Sost., dicevansi appresso i Romani I soldati appartenenti alla decima legione. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 432: Delle sue [legioni] furono i Sestani, ed i Decumani, condotte.... da Ti. Nerone.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 19: Dicendogli uno de' Cesariani in Africa, che era veterano della decima legione, rispose che non vi conosceva i segni de' Decumani.