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1) Dizion. 5° Ed. .
OHE e anche OHÈ.
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Dizion. 5 ° Ed.
OHE e anche OHÈ.
Definiz: Interiezione ed Esclamazione di chi chiama, o si rivolge ad altri, e per lo più concitato; o di chi vuol richiamare l'attenzione altrui su di sè, o sopra qualcosa che si sta facendo o dicendo.
Lat. ohe. ‒
Esempio: Giust. Vers. 285: Ohè, nel dubbio che qualcun vi scopra, Avvisatene me.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 257: Ma ciò che più di tutto lo servì fu un "largo, largo" che si sentì gridar lì vicino: "largo! è qui l'aiuto: largo, ohe!"
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 665: Ma intanto la finestra fu chiusa davvero. "Quella signora! quella signora! una parola, per carità! per i suoi poveri morti! Non le chiedo niente del suo: ohe!" Ma era come dire al muro.
Definiz: § Usasi pure come esclamazione di sorpresa, di maraviglia, e altresì di rimprovero, risentimento, e simili. ‒
Esempio: Manz. Prom. Spos. 715: "Ohe!" disse: "già qui? e con questo tempo? Com'è andata?"