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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPROVERARE.
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IMPROVERARE.
Definiz: Att. Lo stesso che Rimproverare, Rampognare, ed altresì Rinfacciare, anche assolutam.; ma è voce di uso soltanto poetico.
Dal lat. improperare. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 770: Male in cor non conservando, Nè 'n parole improverando.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 32: Quel ch'ho fatto per te, non ti vorrei, Ingrato, improverar, nè disciplina Dartene; ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 90: Gli par ch'ognuno improverar gli possa Quella vittoria poco glorïosa.
Esempio: Car. Eneid. 7, 690: Lo risospinse, e i suoi detti e i suoi scherni Così rabbiosamente improverògli.
Esempio: Salvin. Esiod. 172: Nè la sgraziata povertade all'uomo Del cuor consumatrice il cuor ti dia D'improverar, don degli eterni iddii.
Esempio: Pindem. Poes. 36: Come, se fossi meco in questi colli, Lieto vedresti i pensier fermi e gravi Tu che spesso dai vani un tempo e molli Con dolce improverar mi richiamavi.
Esempio: E Pindem. Poes. 306: Pur fu stagione, il crederai? ch'io volli Tentar novello stile, acciò tu vegga Come testè m'improverasti a torto, E un'altra penna tolsi, e su le carte Gittai qualche sermone, ove un po' il verso Rallegrar mi studiai.