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Dizion. 5° Ed. .
LONTANISSIMO
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LONTANISSIMO. Definiz: | Superlat. di Lontano, adiettivo. – |
Esempio: | Bemb. Asol. 14: Dando luogo in sè a due lontanissimi affetti. | Esempio: | Varch. Invid. 45: Se conoscessero l'eccellenza, dalla quale sono lontanissimi, quanto il verno, come si dice volgarmente, da le rose, rivolgerebbero ec. |
Esempio: | Salv. Spin. 1, 1: Rimase a me la tutela come a più congiunto parente, avvegnachè lontanissimo. |
Esempio: | Tass. Lett. 2, 177: Oltre di ciò sono lontanissimo da l'ingratitudine. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 2: Posso con ragione dir io a proposito del tempo antico e dal nostro lontanissimo: Quanto è di là tutto è mostruosa e tragica invenzione trovata da' poeti ec. |
Esempio: | Serdon. Stor. Ind. volg. 147: Con gli stimoli dell'eterna gloria ha svegliato la nostra nazione, di regioni lontanissime, a calpestare le vestigie di Bacco e d'Ercole e d'Alessandro, con auspicj molto migliori e con frutto molto più certo. |
Esempio: | Galil. Op. VI, 264: Dalla quale indeterminazione nasce che le medesime cose si potranno chiamar vicinissime e lontanissime, ec. |
Esempio: | Dat. Vegl. 3, 150: Da tale esercizio assuefatti gl'ingegni a questa maniera di discorrere e di speculare, se ne vagliono anche nelle materie dalla geometria, lontanissime. | Esempio: | Red. Lett. 1, 66: Il libro.... credo che sia quello.... da me veduto, son già due anni; ma veduto come un baleno lontanissimo. | Esempio: | Gravin. Rag. Poet. 124: Tai misterj (della scienza teologica) volle Dante nella nostra lingua, da luoghi e tempi lontanissimi, trasportare. |
Definiz: | § E in forza di Avverb. – |
Esempio: | Dav. Tac. 2, 222: A piedi, tirano freccie, parecchi per uno, lontanissimo. |
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