Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GHIGNO.
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GHIGNO.
Definiz: Sost. masc. Sorriso maligno e per lo più schernevole, ed altresì semplicemente Sorriso.
Da ghignare. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 306: Ma tu m'hai presto ristucco Con tuo' ghigni, attucci e cenni.
Esempio: E Poliz. Rim. C. 314: Una certa saltanseccia.... Fe' insaccarmi nella ragna, Con suo' ghigni e frascherie.
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 342: Il ghigno.... è una astuta illusione, con piccolo e simulato riso, non occulto, ma palese ed aperto, il quale molto più consiste ne' gesti, che nelle parole.
Esempio: Cas. Pros. 2, 40: Alla tal maniera di persone un ghigno, e alla cotale un riso.
Esempio: Varch. Stor. 2, 390: Della qual cosa avendolo io fatto poi dimandare,... egli, senza voler affermarlo o negarlo, se ne passò leggermente con un ghigno.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 29: Mentre che ella con onestissima guardatura a basso scorgeva un san Giovanni piccol fanciullo, che si andava trastullando con un pecorino, non senza un ghigno d'una sant'Anna, che colma di letizia vedeva, ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 234: E vidivi dinanzi, Fra mille tamburin, trombetti, e lanzi, Purpurati diversi, Intenti a un vostro cenno e a un vostro ghigno.
Esempio: Segner. Pred. 22: Stimate che per lo più sieno amici certuni, i quali vi vengono sì dattorno con tanto ossequio, con tante adulazioni, con tanti ghigni?
Esempio: Red. Lett. 1, 93: Non ebbero altro per risposta che l'amarezza di un ghigno, accompagnato da una espressa e chiara negativa (qui figuratam.).
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 385: E ghigna, dal lat. cachinnatur; benchè cachinnus sia ridere a scroscio, e 'l ghigno sia un tacito sorriso; pure è derivato di lì.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 20: Mi festi un ghigno, e al cor mi desti un morso, E con quel morso l'hai tutto disfatto.