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FALSATO.
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FALSATO.
Definiz: Partic. pass. di Falsare.
Basso lat. falsatus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Alterato, Corrotto; ed altresì Contraffatto, Falsificato: riferito a sostanze materiali, metalli e simili, ed altresì a scritture, documenti e simili. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 37, 2: E fecer contraffar lettere e carte, Falsate di scrittura e di suggegli.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 775: Quando coniavi; li fiorini dell'oro falsato.
Esempio: Ricett. fior. 64: Non bisogna fidarsi in questo segno (della scamonea), perchè suol fare il medesimo ancora la falsata col titimalo.
Esempio: E Ricett. fior. 68: Si adultera [la storace] con la segatura del suo legno, col mele, con la cera, col grasso fatto odorifero, e con altre cose. Conoscesi la falsata dallo odore debile, perchè la sincera ha l'odore molto potente.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 38: Piace più il vino dell'oste, benchè falsato e caro, che il puro di casa.
Definiz: § II. Per Falso, Simulato. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 9: In Roma a rovina correvano al servire consoli, padri, cavalieri; i più illustri con più calca, e falsati visaggi, da non parere nè troppo lieti per la morte dell'uno, nè troppo tristi per l'entrata dell'altro principe.
Definiz: § III. Pure per Falso, Fittizio, Mentito, detto di cosa materiale. –
Esempio: Ovid. Pist. 157: Dico che la mia madre Leda, gabbata dal cecero, mi diede per padre Giove. La quale puramente riscaldò nel suo grembo quello falsato uccello.