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ABISSO.
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ABISSO.
Definiz: Sost. masc. Profondità immensa d'acque.
Dal gr. ἄβυσσος, lat. abyssus. −
Esempio: Bibb. 1, 31 t.: Gli eletti principi suoi affogati sono nel mare rubro; gli abissi coprirono loro, e discesero nel profondo come pietra.
Esempio: S. Bern. Cosc. 110: Come l'abisso non si può misurare, nè votare insino al fondo; così non si può votare il cuore dell'uomo dalle sue cogitazioni.
Esempio: Bons. Lez. II, 2, 84: Egli non è dubbio, che questo nome abisso significa propriamente grandissima e profondissima moltitudine d'acqua.
Esempio: Bald. Vers. 34: Nè quel deve obbliar, ch'a lungo filo Grave piombo sospeso, i ciechi abissi Di più profondi gorghi altrui rivela.
Esempio: Marchett. Lucrez. 284: Quanto del ciel cuopre e circonda La volubile forza, indi in gran parte È da monti occupato,.... E da rupi scoscese e da paludi Vaste ingombrato, e da profondi abissi Di mar.
Definiz: § I. Figuratam. −
Esempio: Petr. Rim. 246: Onde quant'io di lei parlai, nè scrissi.... Fu breve stilla d'infiniti abissi.
Definiz: § II. In senso biblico, per l'Immensità delle acque al tempo della Creazione. −
Esempio: Bibb. 1, 1 t.: Nel principio creò Iddio lo cielo e la terra, ma la terra era vana e vota, e le tenebre erano sopra la faccia dell'abisso, e lo spirito di Dio era portato sopra le acque.
Definiz: § III. Abisso vale anco la Parte più interna e profonda della terra, piena d'acqua, giusta l'opinione platonica; e s'usa per lo più assolutam. −
Esempio: Dant. Rim. 177: Versan le vene le fumifere acque Per li vapor che la terra ha nel ventre, Che d'abisso gli tira suso in alto.
Esempio: Vill. G. 675: L'acqua chiara surgea d'abisso con grandi zampilli sopra più terreni.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 11: Platone.... asserì che dentro la terra fra le altre cose c'è una smisurata caverna piena d'acque, che continuamente si muovono intorno il centro della suddetta, perchè non sanno dove fermarsi. La chiama con Omero baratro, con altri tartaro e abisso, dove tutti i fiumi corrono, e donde tutti si partono.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 23: Non mi persuade il suo sistema sulla formazione degli strati componenti le montagne, cioè che questa materia lattiginosa sia venuta su insieme colle acque traboccanti dagli abissi.
Definiz: § IV. E parimente vale l'Inferno e le Regioni infernali. −
Esempio: Dant. Inf. 4: Così si mise, e così mi fe' entrare Nel primo cerchio che l'abisso cigne.
Esempio: E Dant. Purg. 1: Son le leggi d'abisso così rotte? O è mutato in ciel nuovo consiglio, Che dannati venite alle mie grotte?
Esempio: Petr. Rim. 2, 9: E s'egli è ver, che tua potenza sia Nel ciel sì grande, come si ragiona, E nell'abisso,.... Ritogli a morte quel ch'ella n'ha tolto.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 4: Tosto gli Dei d'abisso in varie torme Concorron d'ogn'intorno all'alte porte.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 132: L'interruppe allora La fatidica Manto; e, o padre, grida, T'udir gli abissi, e s'avvicinan l'ombre.
Esempio: Mont. Poes. 1, 231: E lo spirto d'abisso si partia, Vota stringendo la terribil ugna.
Definiz: § V. Per qualunque Grande profondità, o per Luogo molto profondo ed oscuro, Precipizio, Baratro. −
Esempio: Bons. Lez. II, 2, 84: Egli non è dubbio che questo nome abisso significa;.... ma si piglia ancora per luoghi bassi ed oscuri.
Esempio: Segner. Mann. apr. 16, 4: E non sai tu, che un abisso, veduto ancora dalla finestra di sicurissima torre, ti mette orrore?
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 60: I fuochi vulcanici hanno la loro sede, ed il loro fomite dentro ad una limitata profondità,.... e non si partono da immensurabili abissi, come il volgo crede.
Esempio: Alf. Trag. 1, 182: Ma che veggio?.... uno immenso orrido abisso S'apre a' miei piè?
Definiz: § VI. E figuratam. −
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 271: Come [può] discendere tanta sublimità di gloria ad un sì profondo abisso di viltà e di miserie, quanto è il nostro?
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 114: Ora a questa, ora a quell'altra compagna s'attaccavano, per.... loro condurre in quel precipitoso abisso, in cui esse medesime giacevano.
Definiz: § VII. E pur figuratam. Abisso vale Abbondanza grande, Immensità da non potersi dire nè immaginare; come Abisso di luce, Abisso di mali ec. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 172: Eglino ci tenterebbono sì forte, che nullo uomo da loro si poterebbe difendere, e faremmo abisso di peccati.
Esempio: Collaz. SS. PP. Nè anche negli abissi di quella materia non sia oppressa la nostra rusticitade.
Esempio: Segner. Pred. 174: Quivi [in cielo] vedrete, ahi vista! vedrete in un abisso di splendori, in un teatro di maestà, in un centro di gloria, vedrete Dio.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 153: L'istesso direste anche voi, se capiste bene quell'abisso di mali a cui condannate l'anima vostra, peccando.
Definiz: § VIII. E parlandosi della Divinità e de' suoi attributi, serve ad accennare l'infinita superiorità che hanno sulla ragione, e sull'intendimento nostro. −
Esempio: Dant. Parad. 7: Ficca mo' l'occhio per entro l'abisso Dell'eterno consiglio, quanto puoi Al mio parlar distrettamente fisso.
Esempio: E Dant. Parad. 21: Sì s'inoltra nell'abisso Dell'eterno statuto quel che chiedi, Che da ogni creata vista è scisso.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 217: Non ci ha nullo di questi nomi [d'Iddio], nullo che non sia un abisso a cercare.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 238: Se queste cose dunque naturali e minime sono di tanto abisso, e di tanto consiglio, nella sapienza d'Iddio; quanto maggiormente l'opere divine, che sono altissime e troppo maggiori?
Esempio: S. Grisost. Opusc. 125: Mirando alle smisurate misericordie di Dio, e all'abisso e profondo della sua bontà, disciolsono, e levaronsi di collo li diabolici vinculi della disperazione.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 317: Se penetrar gli oscuri Del Fato abissi a nostra inferma e corta Vista mortal mai si concede, io penso ec.
Definiz: §. IX. Andare in abisso, vale Subissare, Sprofondare. −
Esempio: Pucc. A. Centil. 74, 84: Non vi campò persona; chè in abisso N'andar le mura, e 'l cristiano e 'l giudeo.
Definiz: § X. Spalancarsi gli abissi, dicesi a significare il Prorompere d'una violenta burrasca; e figuratam. Lo scoppio d'una violenta collera, o d'una fiera contesa. −
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Quell'ombra bianca e questo bruno prete.... Stansi a squadrare, e dopo la quïete, Apriti ciel, si spalancar gli abissi.