Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MERCORELLA, e talora MARCORELLA, e volgarmente MERCURIELLA e anche MARCURIELLA.
Apri Voce completa

pag.120


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MERCORELLA, e talora MARCORELLA, e volgarmente MERCURIELLA e anche MARCURIELLA.
Definiz: Sost. femm. Pianta, erbacea annua, che nasce ne' campi, e più specialmente nei terreni freschi e fertili, ha stelo diritto e ramoso, foglie ovali lanceolate, fa fiori maschi disposti in spighe gracili e fiori femminei solitarj o doppj, ed è dotata di qualche proprietà medicinale, ma è di sapore ingrato. È in alcuni luoghi chiamata anche Frassinella; ed è la Mercurialis annua dei Botanici.
Dal lat. mercurialis, che valeva lo stesso. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Si conviene fare un cristeo d'acqua, ove sia cotto crusca, malva, marcorella, sale, per ispurgare gli umori.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 338: La marcorella è fredda e umida nel primo grado, e la sua sustanzia è viscosa.
Esempio: Burch. Son. 1, 117: Salsiccia, pastinache e marcorella.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 228: La marcorella è di due ragioni, maschio e femmina. Questa ha la foglia simile al bassilico, ritratta quasi come quelle della vetriuola, ma minori: ha i rami con doppi nodi, e con messe assai tra 'l gambo e i rami. La femmina fa il seme in grappoli ed assai. Il maschio presso alle foglie, poco e tondo, doppio, a due a due sospesi in forma di due granegli. Tutta la pianta è talor una spanna, e qualche volta più. L'una e l'altra si mangia con gli altri cibi, come gli erbaggi muove del corpo.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1359: La mercorella, la quale chiamano i Greci linozostis, tanto mascolo quanto femina, è pianta notissima, non solo a i medici ed a gli speziali, ma volgarissima a ciascuno per il frequentissimo uso che d'essa s'ha nei cristeri cotidiani.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1360: Usano tutti la mercorella solamente per le purgazioni.
Esempio: Soder. Op. 1, 383: Osservisi che nelle vigne, dove il terreno produce la marcorella, quel vino saperrà dell'istesso tristo odore di marcorella.
Esempio: Dav. Colt. 531: Cògli [di maggio] i capperi per metter nell'aceto; svegli, spegni la marcorella delle vigne.
Esempio: Red. Lett. 1, 72: Mercorella, bietola, ana m. 1, bolli in brodo di castrato.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 216: Questo è il semplice, ma sicuro metodo usato da' diligenti agricoltori, per estirpare la mercorella, e tante altre erbe pregiudiciali alle campagne.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 88: Le viti situate vicino ai salci, o in un terreno infestato dalla marcuriella, acquistan delle simili proprietà, che si manifestan poi chiarissimamente nel vino che se ne forma.
Definiz: § Mercorella bastarda. Sorta di mercorella, che nasce più che altro nei boschi montuosi, è schivata dal bestiame, eccetto le capre, ed è perenne; ond'è chiamata dai Botanici Mercurialis perennis. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1361: Questa che abbiamo noi messa per il cinocrambe, chiamano in alcuni luoghi d'Italia mercorella bastarda, e nasce quasi per tutto, e massimamente ne i campi, nelle vigne ed altri luoghi sodi, come scrive Dioscoride.