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1) Dizion. 5° Ed. .
INDIAVOLARE.
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INDIAVOLARE.
Definiz: Neutr. Fare un rumore, un fracasso, da diavoli, ossia grande e molesto; ed altresì Far cose diaboliche, Fare il diavolo, Imperversare, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Machiav. Comm. 296: La donna.... Tanto perversa, indiavola e fa guerra, Che alfin convien per forza te l'accocchi.
Esempio: Guicc. Op. ined. 8, 337: Sono (quelli di Arimini) i peggiori contadini che siano in questa provincia, nè mai restano di indiavolare.
Definiz: § I. Att. Importunare gravemente, Far inquietare, Fare arrabbiare, andare in furia, e simili; quasi Far divenire un diavolo. –
Esempio: Franc. Son. 69: Un certo vicin nuovo, Che dì e notte indiavola un suo filio; V'impazzerebbe Omer, non che Virgilio.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 18: M'avete colto in un termine, che la stampa m'assassina, le liti m'indiavolano, il debito mi strangola, e l'altre brighe di più sorti ch'io ho non mi danno pur un risquitto.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 195: La gelosia m'indiavola; Lo credo; via, via, vadia in mal'ora La colombaia, l'abbeveratoio, Le cassette, i cestin, l'appaiatoio.
Definiz: § II. Riferito scherzevolmente a luogo, per Riempirlo di diavoli, Farvi entrare, Chiamarvi, i diavoli. –
Esempio: Med. Aridos. 2, 3: Cotesta casa è piena di diavoli.... A. E chi l'ha indiavolata, Lucido?
Definiz: § III. E riferito a persona, per Convertirla in diavolo. –
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 11, 36: Disse il folletto: alla cera rubesta Ed a certi atti sconci ch'ella face, Dovresti pure averla ravvisata, Perchè vivendo ancor fu indiavolata.
Definiz: § IV. Neutr. pass. indiavolarsi Figuratam., vale Inquietarsi fieramente, Arrabbiarsi, Andare in furia. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 196: Il padron s'indiavola, Chè avrebbe fame, e non può andare a tavola.
Definiz: § V. E per Travagliarsi con irrequietezza, a fine di far checchessia, Assaettarsi; ma in questo senso non è comune. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 146: Se Tantalo di bere arde e s'indiavola, E in mezz'all'acque prova sete immensa, Questa da me più non si crede favola.
Esempio: E Fag. Rim. 6, 248: Ateste, non occor che più t'indiavoli Per farmi ire alla guerra.