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1) Dizion. 5° Ed. .
FEBEO.
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Dizion. 5 ° Ed.
FEBEO.
Definiz: Add. Di Febo, ossia Del sole, Solare. Ma è voce della poesia.
Dal lat. phœbeus. –
Esempio: Med. L. Op. 1, 122: E già i bianchi cavalli al giogo ha missi La scorta de' febei raggi lucenti.
Esempio: E Med. L. Op. 4, 123: La scorta de' raggi febei, cioè l'aurora che precede il sole, facea segno al mondo del futuro giorno.
Esempio: Ar. Rim. 2, 252: Se del figliuol di Giapeto si crede Che a una statua di creta con un poco Del febeo lume umana vita diede.
Definiz: § Aggiunto di estro febeo, furore febeo, ghirlanda febea, e simili, vale Poetico; essendochè Febo fosse pei Mitologi il Dio della poesia. –
Esempio: Red. Ditir. 16: Il grande anacreontico ammirabile Menzin, che splende per febea ghirlanda.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Ma quanti eran dottori nella Curia, Servi e bidelli, da tutte le parti, Vennero a maledir l'estro febeo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 72: E carmi scarsi di febeo furore.