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INTRUSO.
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INTRUSO.
Definiz: Partic. pass. di Intrudere.
Lat. intrusus. –
Esempio: Maff. Anfit. 97: Porremo quell'edifizio adunque con la nostra Naumachia, intrusa nell'opera postuma del Panvinio sopra le antichità Veronesi.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 68: Per trovarsi in casa il sale, intrusovi da qualche loro nimico o invidioso, ed alle volte anche per insidia di qualche birro, furono perseguitati come colpevoli.
Esempio: Capp. Longob. 166: Vengono quindi i rivolgimenti di Roma, e intruso dai laici un Papa, e le politiche tradizioni del papal seggio mutate.
Definiz: § I. In forma d'Add. Term. dei Canonisti. A cui è stato illegittimamente conferito un benefizio, una dignità o carica ecclesiastica, Non legittimamente creato. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 460: Nè ci danno impedimento alcuno le parole, non canonicamente dato, quasi che fusse, come si dice, intruso.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 469: Vide vescovi cacciati da' vescovi, clerici da' clerici perseguitati; molti prelati deposti, molti intrusi.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 298: Seguì fra di loro (certi monaci) un grande scisma, e due abati nel medesimo tempo si trovano, uno eletto canonicamente, e l'altro intruso.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 380: Essere, rammentava, il cardinale Maury un intruso, essere irremissibile la sua temerità; calcare lui i sacri canoni, calcare le decretali dei Papi, ec. (qui in forza di Sost.).
Definiz: § II. Per estensione, detto di tiranno o del suo governo. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 19: Rappresentandogli al vivo la miserabile oppressione de' sudditi suoi, le insolenze ed ingiurie dell'intruso tiranno, e l'obbligo che avea il signor legittimo e naturale di liberare.... i vassalli, ec.
Esempio: E Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 65: Gl'Inglesi..., prese ad un tratto le armi, e scosso il giogo dell'intrusa tirannide, richiamarono dentro all'isola il desiderato Edoardo.