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1) Dizion. 5° Ed. .
NASCITURO.
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Dizion. 5 ° Ed.
NASCITURO.
Definiz: Add. Che ha da nascere, Che è vicino a nascere; ed altresì Che possa, o Che potesse, nascere. E propriamente dicesi di prole. Anche in forza di Sost.
Dal lat. nasciturus.
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 110: Instituì suoi eredi, dopo i figliuoli postumi e nascituri, Lorenzo e Francesco suoi fratelli.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 409: Si allude al riso della medesima (Sara) nell'annunzio fatto ad Abramo del nascituro figliuolo e del partorirlo già vecchia.
Esempio: Salvin. Georg. 3, 193: Quello poi (benchè sia bianco montone) Ch'all'umido palato ha sotto, lingua Nera, rigetta; che non tinga i velli De' nascituri con oscure macchie.
Definiz: § Per similit. trovasi detto di vegetali. –
Esempio: Soder. Op. 2, 17: Avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno, e le nasciture erbe calcate in modo che non le serri poi il caldo.