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CONCERTO.
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CONCERTO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Musica, Consonanza, Accordo, di voci e di suoni di strumenti.
Dal lat. consertus, participio di conserere, nel senso d'Intrecciare, Congiungere: al qual verbo appartengono anche gli avverbj conserte e consertim, e il sostantivo di bassa latinità consertio. E conserto e consertare (il quale ha col lat. conserere la relazione medesima che con disserere ha dissertare), piuttosto che concerto e concertare, si disse nel sec. XVI, quando prima queste parole furono usate. Alla mutazione di quelle primitive forme in concerto e concertare può aver concorso la grafía dello spagn. concertar, come il passaggio dal senso musicale al figurato potè essere agevolato dall'analogia della parola con le latine cum e certus, quasi cum certo ordine, cum certo consilio, e simili; non parendoci probabile la derivazione, che di concertare danno comunemente gli etimologisti, dal lat. concertare, che è verbo neutro, ed ha senso del tutto opposto. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 7: Facevan, col trattar viole ed archi, Concerti risuonar quasi divini.
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 22: Già risuonando l'aria per lo soave concerto de' flauti, onde la pontificia e la genovese [galea] comandante eran provvedute.
Esempio: E Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 70: S. A., fra gli applausi universali, fra il concerto de' musicali strumenti,... ne inghirlandò la serenissima Sposa.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 266: Varietà d'istrumenti, che ripartiti per le strade, facevano più frastuono che concerto.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 90: Fu per ciò.... con soavissimo concerto di suoni cantato.... il Te Deum.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 295: A che altro si riducono questi elementi [del contrappunto], se non se ai puri intervalli musicali, che non solo nell'armonia, o sia nel concerto, ma nella stessa melodia, ovvero nelle semplici cantilene, fanno le veci di componenti?
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 273: Io vi dirò, scrivendo alla carlona, Che mal può giudicarsi del concerto, Quand'un solo strumento è quel che suona.
Esempio: Soldan. Sat. 52: Pretendi forse che per pochi tasti, Che non consuonan bene al gran concerto, L'organ del mondo si sgomini e guasti?
Esempio: Segner. Mann. ott. 16, 3: Non solo desidera quello che va desiderato, ma di più lo desidera con quell'ordine, con cui deve desiderarsi.... Questa è nell'uomo la melodia più dilicata e più dolce ch'egli offra a Dio: il concerto dei desiderj.
Definiz: § II. E figuratam., detto di colori combinati e accordati l'uno con l'altro; onde la maniera Far concerto, in costruzione con la particella A, per Accordarsi insieme in modo gradevole alla vista. –
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 15: Seguitavalo [il Re Danao] il capitan della guardia con numeroso stuolo di venti soldati cinti di cavo ferro di color di viole, ma divisati con bel disegno e lustrati d'oro, che facean concerto alla nera livrea, tutta d'oro anch'ella trapunta.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 75: Il concerto de' colori rapiva sopra di sè l'attenzione ed insieme la compiacenza de' riguardanti.
Esempio: E Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 142: In varie [dame] si commendava l'attillatura delle vesti, in assai si applaudiva il concerto de' colori, in tutte si venerava egualmente ec.
Definiz: § III. Per Pezzo musicale concertato; e propriamente Quello, per lo più a tre tempi, la cui parte principale è eseguita da un solo strumento o da una sola voce. Onde le maniere, Parte di concerto, e Di concerto o In concerto, parlandosi di cantanti o sonatori che eseguiscano alcuna parte principale in un pezzo concertato, o della parte stessa ad essi rispettivamente attribuita. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 385: Ora qui voglio avvisare che questi due accordi tornerebbono molto comodi per un concerto d'otto viole diviso in due cori, cioè con tutte le parti duplicate ec.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. 389: In quindici o 'n venti volte che le suonò [le viole diarmoniche], acquistò tanta pratica, che potè servirsene in concerto con gli altri.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. 396: Farvi [sulle viole diarmoniche] alcune belle ricercate o fantasie,... che si praticano da chi suona un istrumento da sè e non in concerto con altri; che, per quanto ho osservato, si diceva anticamente psilocitharistes, o monocitharistes, a distinzione de' chorocitharistes che suonavano in concerto.
Esempio: E Don. Music. Scen. 23: Fu il primo [Vincenzio Galilei] a comporre melodie a una voce sola; avendo modulato quel compassionevole lamento del Conte Ugolino, scritto da Dante, che egli medesimo cantò molto soavemente sopra un concerto di viole.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 88: E però primachè a viola a gamba Una fuga mi suonin di concerto, A casa Pigolon vogl'ir di gamba (qui per ischerzo e in locuzione equivoca).
Esempio: Not. Malm. 2, 612: Di concerto vuol dire suonata concertata con diversi strumenti ec. E con questi equivoci intende quel che s'è accennato.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 2, 6: Quella disposizione che ritrovasi nelle parti di concerto, non ritrovasi nelle parti del ripieno; e quegli ornamenti, che perfettamente verranno eseguiti da pochi, non possono essere eseguiti esattamente da molti.
Definiz: § IV. Si usò a designare in complesso Tutti gli strumenti necessarj ad eseguire pezzi concertati. –
Esempio: Grazz. Interm. 15: Per esser la sala.... di grandezza e altezza singulare,... fu necessario fare i concerti della musica molto pieni. E però il primo, onde uscì quella dolcissima armonia nell'aperto cielo, fu formato da quattro gravicembali doppj, da quattro viole d'arco, da dua tromboni, da dua tenori di flauti, da un cornetto muto, da una traversa, e da dua leuti.
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 394: Per benefizio degli amatori di questo nobilissimo instrumento [la viola diarmonica] voglio insegnare un nuovo e facilissimo modo d'accordare tutto il concerto, quando bene i suonatori fossero tutti poco esercitati.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Eleggasi una corda di esquisita bontà per la mezzana delle tre frigie,... e pongasi in una delle viole mezzane, che nel concerto intero sogliono essere tre.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. 396: Tengo di sicuro che, quando saranno bene conosciute, non vi sarà alcuno, che abbia comodità di provvedersi d'un concerto intero di viole, che non le voglia a questa foggia.
Definiz: § V. E per Arte di concertare; la quale poi ridotta a scienza, si chiamò Contrappunto. –
Esempio: Ricc. A. M. Fond. Sap. volg. 67: Il poeta Euripide, perchè dettando egli a' personaggi del coro una certa cantata fatta col concerto, uno applaudendo rise: Se tu non fossi uno sciocco, disse ec.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 215: Le scale greche hanno, come le nostre, in ogni ottava, sette gradi,... tutti serventi nel movimento de' suoni e delle voci a quel concerto che per ora poniamo permesso.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 231: Ma fin ad ora l'abbiam forse troppo fatta da parziali di coloro, cui è piaciuto dare con ogni facilità l'artificio del concerto ai Greci, concedendo noi pure ad essi alcun vantaggio di musicali figure, alcun uso di dissonanze, alcuna risoluzione, e fino alcun, benchè semplice, contrappunto.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 297: La loro combinazione [degli intervalli musicali] in una serie di suoni successivi constituisce la melodia; e molte melodie, o serie di tal fatta, poste l'una contro dell'altra, constituiscono l'armonia, cioè il concerto, che altro in fine non è, se non se il contrappunto.
Definiz: § VI. Usasi oggi comunemente a significare Trattenimento musicale, pubblico o privato, Accademia, dove si suoni o si canti in concerto. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 98: C'è sempre un gran concerto, E si finisce in una lauta cena.
Definiz: § VII. Concerto, figuratam., vale Accordo, Patto, Appuntamento. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 15, 37: Tra 'l padre nostro e noi passa concerto, Ma segreto però, di riunirci, Malgrado di chi.... Ebbe possanza già di disunirci.
Esempio: E Corsin. B. Torracch. 19, 67: Qui vols'ella inferir come concerto Era fra Don Battista da Fognano, Suo genitore, e lei, di dare aperto Di Latera il castello al Conte in mano.
Definiz: § VIII. Di concerto, posto avverbialm., e riferito ad azione comecchessia collettiva, vale Gli uni insieme con gli altri. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 133: Ma trovandosi le schiere divise, perchè Alvinzi, credendo di aver a far solo con Joubert, le aveva ordinate piuttosto per circondare che per combattere, non poterono urtar tutte al medesimo tempo e di concerto, e lasciarono intervalli fra di loro, pei quali poteva il nemico penetrare ed assaltarle di fianco.
Definiz: § IX. Di concerto, pure come maniera avverbiale, vale anche comunemente Per o Secondo convenzione fatta, D'accordo; ed usato più specialmente coi verbi Andare di concerto, Camminare di concerto, e simili, adoperati figuratam., o coi verbi Operare di concerto, Essere di concerto, e simili, forma una locuzione che si usa comunemente per Fare d'accordo checchessia, Procedere d'accordo, Convenire, in checchessia, e simili. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 11: Io medesimo di concerto con loro trattai con Sua Maestà.
Esempio: Fag. Comm. 3, 401: Per ora vo' moglie io, ed egli la piglierà quando vorrò. L. Glien'avete parlato? A. Perchè glien'ho io a parlare? il mio figliuolo, che è il mio tutore? che sto seco? L. Bene; ma per camminar di concerto. A. Eh, il concerto lo fo io solo in casa mia; io solo sono il maestro di cappella.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 107: Se e i Parochi e i Iusdicenti si uniranno, e andranno di concerto nel reprimere il libertinaggio;... col gastigo di pochi se ne correggeranno, e forse se ne emenderanno infiniti.
Definiz: § X. E in locuz. figur. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 183: Nonostante ciò, la raccolta del grano e quella della seta, le quali ordinariamente sogliono andar di concerto, furono sopra il mediocre.