1)
Dizion. 5° Ed. .
DILEGGIARE.
Apri Voce completa
pag.331
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DILEGGIARE. Definiz: | Att. Mettere in derisione, Beffeggiare, Schernire. ‒ |
Esempio: | Nov. ant. B. 135: O costui ti dileggia, o egli è matto. | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 68: A donna degna di
riverenzia troppo pare sozzo, con la bocca contorta, con gli occhi turbati.... essere veduta e sentita dalla vicinanza, biasimata, dileggiata. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 21, 79: Rinaldo, quando questo ebbe sentito, Lo dileggiava e chiamaval codardo. | Esempio: | Savonar. Pred. 8: Vennono là li Scribi e' Farisei a santo Giovanni Battista, come ipocriti, a dimandargli del battesimo per dileggiarlo. | Esempio: | E Savonar. Pred. 21: Questi cattivi uomini ci dileggiano,... non lasciano far bene alli servi tuoi, [o Signore]. | Esempio: | Bern. Orl. 20, 32: E lo dileggia; ma il Conte nïente Risponde, chè saria pazzo da vero. | Esempio: | Marchett. Anacr. 5: Drizzossi indi ridendo, e dileggiandomi E motteggiandomi, Godi, soggiunse. |
Definiz: | § I. E per Prendersi giuoco di alcuno, menandolo in lungo, non mantenendo promesse fatte, speranze date, e simili. ‒ |
Esempio: | Med. L. Op. 3, 156: La pazzia è chi dileggia, E poi resta dileggiata, Come sei tu, cuccoveggia, Mona tinca infarinata. | Esempio: | Buonarr. M. V. Lett. Ric. 69: Della daga di Piero, io vi mandai ieri a vedere s'ell'era fatta; l'aveva ancora a dorare: àmi dileggiato uno mese, ma in vero non à potuto fare altro;.... però m'à prolungato tanto. | Esempio: | Salvin. Annot. Tanc. 550: Un dileggino, un dileggiatorino, che dileggia,.... cioè un muffetto, un suggettino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non è. |
Definiz: | § II. E per Tenere a vile, Spregiare con ischerno; riferito a cosa che riconoscasi di nessun pregio od utilità. ‒ |
Esempio: | Domin. Gov. Fam. 81: Quando dileggiate furono tutte le medicine e naturali filosofie, per scrittura fu notificato tutto 'l caso a uno religioso. | Esempio: | Poliz. Pros. 34: Dileggerei le cure e perturbazioni de' mercatanti. | Esempio: | Salvin. Disc. 1, 32: Le quistioni troppo curiose, come non necessarie al ben dell'animo, sono da' filosofi dileggiate. |
Definiz: | § III. Figuratam. e poeticam., vale Non fare alcun conto, Disprezzare, Non temere, riferito a cosa che possa recar danno. ‒ |
Esempio: | Chiabr. Rim. 4, 90: Chi prova il ferro dei dorati usberghi, Se fia possente a dileggiare i colpi Quando più crudo adirerassi Marte. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 1, 40: Libertà lieta, che dileggia e sprezza Tutti i legami del crudele Amore. |
|