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1) Dizion. 5° Ed. .
MACERIA e MACERIE
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Dizion. 5 ° Ed.
MACERIA e MACERIE.
Definiz: Sost. femm. Ammasso di sassi, calcinacci, rottami, e simili, per lo più di muri o fabbriche rovinate o demolite.
Dal lat. maceria. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 58, 6: Che le dette strade soverchiamente non restino impedite da banchi, macerie, e robe simili, ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 228: Se' tu fuggita in salvo, o sotto questa Macerie orrenda, o madre mia, sei chiusa?
Esempio: E Mont. Poes. appr.: Poi si die' ratto (il cane Melampo) con umano ingegno A raspar le macerie, e, lamentoso Ululando e scavando tutta volta, Dir parea: La tua madre è qui sepolta.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 278: E la mal aria, e non avere aria, importa un segno, un piglio, dimostrante la malattia del cuore, e le macerie della contaminata coscienza.
Definiz: § II. Vale anche Muro di sassi ammonticati alla meglio, Muriccia, e, simili; anche in locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 93: La caverna della maceria, cioè del muro fatto a secco..., è la gran piaga del costato.
Esempio: Segner. Mann. giug. 29, 4: Ma come l'ha fatto? medium parietem maceriae solvens, gettando giù la maceria.
Esempio: E Segner. Mann. giug. appr.: Vero è che questo muro era una maceria, paries maceriae, perch'era un muro posticcio, che dovea solamente durare a tempo.
Esempio: Martin. T. V. 10, 300: Voi tutti cercate di dar morte ad uno, che è quasi muro che casca, e come scommossa macerie?
Esempio: E Martin. T. V. 10, 300 Not. Fino a quando vi adoprerete nell'assalire un uomo solo, e di più anche debole, similissimo a un muro che casca a pezzi, e a una scommossa macerie di sassi, che nulla vale a tener custodito un orto od un campo?