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1) Dizion. 5° Ed. .
ABBRUCIACCHIARE
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ABBRUCIACCHIARE.
Definiz: Att. Abbruciare leggermente. −
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 287: Questi pure [il becco e i piedi de' beccafichi] capitano alle volte in mano di certi arrabbiatissimi tiranni, che abbruciacchiandoli gentilissimamente al lume e insalandoli, ansiosamente se li divorano.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 424: Questo verbo ustolare pare che venga evidentemente dal lat. ustulare, cioè abbruciacchiare; lo che segue a' peli del muso de' gatti e de' cani, che stanno sul fuoco, e agognano di mangiare le carni che si girano arrosto.
Esempio: Michel. Viagg. 9, 336: Dopo d'aver ammazzati, abbruciacchiati e raschiati col cultello i porci, gli finiscono di pulire con detta pietra e acqua.
Esempio: Targ. Alimurg. 311: Le quali [stille d'acqua], a guisa di lenti o palline di cristallo, facendo refrangere e diventare convergenti i raggi del sole, abbruciacchiano la superficie delle piante, che corrisponde al loro fuoco.
Definiz: § I. E per Abbrustolire, Carbonizzare leggermente alla superficie. −
Esempio: Trinc. Agric. 60: Ma prima sarà bene abbruciacchiarle [le bronche], o come altri dicono abbrostolirle in quella parte che debbono restare in terra, perchè resistano più all'umidità.
Definiz: § II. Abbruciacchiare dicesi anche del Mettere alquanto alla fiamma gli uccelli pelati per tor via quella peluria che riman loro dopo levate le penne.
Definiz: § III. E per Riardere, Disseccare alquanto. −
Esempio: Targ. Alimurg. 28: Il predominio de' venti boreali nell'estate strigne le biade serotine, le abbruciacchia, le fa indugiar a granire.