Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LIBIDINE
Apri Voce completa

pag.333


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LIBIDINE.
Definiz: Sost. femm. Grande appetito e diletto di piaceri carnali.
Dal lat. libido. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 84: La libidine è una rea volontà d'usare della creatura.
Esempio: S. Ag. C. D. 229: Quando si dice solamente libidine,... comunemente non si intende altro se non riscaldamento della lussuria.
Esempio: Vill. M. 221: Quando con lei ebbe saziato la sua sfrenata libidine, la cacciò via.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 276: Da' luogo alla ragione, raffrena il concupiscibile appetito, tempera i desiderj non sani e ad altro dirizza i tuoi pensieri; contrasta in questo cominciamento alla tua libidine, e vinci te medesimo mentre che tu hai tempo.
Esempio: Savonar. Pred. 14: Se tu se' tentato di libidine, cuopriti con lo scudo, ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 839: In Donato erano tutte le cose che sono in quegli che sono incitati alla libidine.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 11: Ma io.... non lascio conseguitare il suo fine alle insidie del corpo; imperò che continovamente io chiudo l'entrate onde sogliono entrare le disoneste lusinghe, ed ammorzo e spengo tutti gli incentivi della libidine.
Esempio: Segner. Pred. 198: Quasi che pretendesse di persuadere esser necessità di natura quello ch'era elezione della libidine.
Esempio: Red. Esp. nat. 92: Mi rispose esser veramente una favola, inventata per significare l'insaziabile libidine di quelle femmine orientali, che ec.
Esempio: Parin. Poes. 271: Così, poi che dagli animi Ogni pudor disciolse, Vigor dalla libidine La crudeltà raccolse.
Definiz: § I. E figuratam., e con più largo senso, vale Appetito intenso, Desiderio smodato, di checchessia, o di fare checchessia; spesso in costrutto con un nome o verbo retto dalla prep. Di, e denotante il termine del desiderio. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 228: Conciossiacosachè questo (libidine) sia generale vocabolo d'ogni cupidità. Però che li antichi diffinirono che l'ira non è altro se non libidine di vendicarsi. E la libidine d'aver pecunia, che si chiama avarizia; è libidine di vincere per qualunque modo, che si chiama protervia; è libidine di gloriarsi, che si chiama iattanzia.... Or chi dirà agevolmente come si chiami la libidine di signoreggiare, la quale ec.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 1, 285: A bastanza sono noti gli esempj, senza che ci affatichiamo in narrarli, di Eteocle re de' Tebani, di Amulio de' Latini.... tutti, per libidine di regnare, occiditori de' fratelli, ed alcuni del padre.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 253: Mirabil cosa, che 'l Soave, per libidine di calunniare, s'avvilisse a scriver talora in modo ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 266: Giudicherai star male e disconvenirsi all'uomo comandare ai famigli e servire alle libidini.
Esempio: Capp. Econ. 415: Ma l'abuso delle teorie speculative, in quanto applicabili alla condotta pratica delle società, nella impotenza della mente umana è abuso, che spesso bastò a precipitarla in brutte libidini.
Definiz: § II. E altresì figuratam., trovasi per Smania, Passione, per una data cosa. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 162: Che cosa è quella che ne taccia muovere per una gran massa di pietre mal formata e male acconcia; se non che tanto quanto ella è maggiore, tanto più biasimiamo la spesa gittata via, e vituperiamo l'inconsiderata libidine dello ammontate pietre? (il lat. ha: inconsideratam coacervandorum lapidum libidinem).
Definiz: § III. Vale anche Atto libidinoso, Atto di lussuria. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 210: Tornossi a' suoi scogli e solitario mare, per vergogna di sue scelerateze e libidini, ove s'imbestiò ec.
Esempio: Giord. Op. 2, 453: Per godimento breve ed infausto di regno e di libidini lasciasti fama non bella.
Esempio: Capp. Econ. 405: In un secolo che congiugneva stranamente le beatitudini patriarcali e le libidini cortigiane, ec.