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1) Dizion. 5° Ed. .
INVILIRE.
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INVILIRE.
Definiz: Att. Render vile, Deprimere, Avvilire. –
Esempio: Machiav. Princ. 51: Avendo dato riputazione a' Svizzeri, ha invilito tutte le armi sue, perchè le fanterie ha spento in tutto, e le sue genti d'arme ha obbligate alle armi d'altri, perchè essendo assuefatti a militare con Svizzeri, non pare loro di poter vincere senza essi.
Esempio: Tolom. Lett. 13 t.: Per questi mezzi si fondano e si distruggono i regni,... s'onorano e s'inviliscono le religioni.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 27: L'ignoranza che inchina all'ozio, e invilisce lo spirito e lo fa abietto e schiavo dei grossolani piaceri.
Definiz: § I. Vale anche Sbigottire, Far perdere di coraggio, Abbattere, e simili; oggi comunemente Avvilire. –
Esempio: Vill. M. 67: Dopo lunga difesa gl'invilirono e ruppono e molti n'uccisono.
Esempio: Poliz. Rim. C. 85: Quivi è colei che l'alte menti infiamma, E che de' petti ogni viltà disgombra. Con essa.... Prenderai questa che or nel cor t'ingombra Tanta paura e t'invilisce l'alma.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 213: Giudicava che il vedersi (i Pisani) stretti e sanza speranza di più aiuto gli invilirebbe tanto che ec.
Definiz: § II. Neutr. Scadere di pregio, di stima, di condizione, detto di persona. –
Esempio: Dant. Conv. 72: Sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de' quali non solamente mia persona invilío, ma di minor pregio si fece ogni opera, sì già fatta, come quella che fosse a fare.
Definiz: § III. E detto di checchessia. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 41: Dimmi, avvegnachè i doni di fortuna non fossono caggitorj e transitorj, che cosa è in essi, che o vostra mai far si possa, o ragguardata e considerata non invilisca?
Esempio: E Albert. Piag. Boez. 65: Se per istimazione delle genti inviliscono (le dignità), che è, ch'elle abbiano in loro di disiderosa bellezza, non che ad altrui la prestino?
Esempio: Varch. Boez. 78: Se le degnità non possono far gli uomini degni di riverenza..., se per la stimazione delle genti inviliscono, che bellezza, non dico possono elleno dare ad altrui, ma hanno in sè, che si debba desiderare?
Esempio: Salvin. Casaub. 176: Così vedrai per le leggi di natura andar la bisogna, che a ciascuna più nobil cosa sia provveduto che non abbia mestiere di invilire per lo quotidiano uso.
Definiz: § IV. E per Mancare, Smarrirsi, d'animo, Sbigottirsi; oggi comunemente Avvilirsi. –
Esempio: Cic. Tusc. 67: Coloro e' quali non ànno potuto sopportare l'apparenzia del dolore, ne inviliscono, e così afflitti e spaventati giacciono; ma coloro e' quali ànno fatto resistenzia, spesse volte si partono vincitori.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 167, 12: Quelli che riceveano tali parole, s'ammollavano nel cuore per piatà della parte: onde i loro seguaci invilirono.
Esempio: Colonn. Guid. N. 157: La cagione più pesante innanzi è quella che io possa quindi racquistare la mia sirocchia Exiona, la quale sotto molto vituperio ed angosciosa disavventura invilisce.
Esempio: Vill. G. 195: Come la novella fu in Firenze e 'n Toscana della sconfitta del re Manfredi, i Ghibellini e Tedeschi cominciarono ad invilire e ad avere paura, in tutte parti.
Esempio: Vill. M. 524: Il ladro, soppreso nel fallo, invilisce.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 306: Avendo Sciversmars la detta lettera, e udendo il nome maraviglioso di chi la mandava,... tutto invilì, immaginando, costui non dover essere altro, che di gran fatto.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 394: Ed io, vedutomi dell'età ch'i' sono, e malsana, non credendo giugnere a questo tempo, n'ero invilita, e quasi perduto la speranza d'aver ec.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 145: Li fiumi, i precipizj, non ne fanno Invilir punto e diventi animoso, Quanto più li pericol soprastanno.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 42: Dopo la qual rovina, corsero le fanterie alle mura senza ordine alcuno per darvi uno assalto; ma non avendo pensato di riempiere il fosso (il quale tra le mura ed i ripari trovarono grandissimo) cominciarono ad invilire ed a ritirarsi.
Definiz: § V. E lo stesso vale Invilirsi d'animo. –
Esempio: Tolom. Lett. 172 t.: Le ricchezze generan viltà d'animo in chi le possiede; perciochè egli non le vorrebbe abbandonare, e però non s'arrischia di porsi a pericolo veruno, nè per gli amici, nè per gli parenti, nè per la patria, nè per se stesso ancora, ma sempre s'invilisce d'animo, e fugge ogni affronto, ove il ricco vede verun pericolo.