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1) Dizion. 5° Ed. .
FERRAGOSTO.
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FERRAGOSTO.
Definiz: Sost. masc. Nome che si dà al primo giorno di Agosto, quando però, a imitazione delle Ferie Augustali, si celebri con allegrie o banchetti, o anche, come un tempo, con regali e mance.
È corruzione del lat. feriae augusti. –
Esempio: Cellin. Vit. 42: Otto giorni innanzi al Ferragosto, ogni dì dua ore, facemmo insieme conserto.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 6: O mi fingo in quistion star sospettoso, Tempo di ferragosti e di natali.
Esempio: E Buonarr. Cical. III, 1, 14: Il quale [Giove] anch'egli il Ferragosto lassù facendo, delle sue vivande migliori a voi mortali distribuisce, nè d'altro tempo tante insieme mai le fa piovere.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 1, 1: Un testone il mese; al Ceppo due dozzine fra cupate e cavallucci; a Pasqua due serque d'uova, e pel ferragosto un par di piccioni.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 401: Ferragosto, lat. feriae augusti, cioè mensis; nel qual tempo, siccome pel Natale, si sogliono dar le mance, come gli antichi le davano a capo d'anno.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 34: Se a correr palj si mettesse in opra, Come per Ferragosto usa a Firenze, Capperi! andrebbe il mondo sottosopra.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 181: Vien la Pasqua e il ferragosto, E non c'è da far l'arrosto.