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1) Dizion. 5° Ed. .
CANICOLA e talvolta CANICULA
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CANICOLA e talvolta CANICULA.
Definiz: Sost. femm. La stella più luminosa nella Costellazione del Cane maggiore; e anche prendesi per la costellazione medesima.
Dal lat. canicula. –
Esempio: Pallad. Agric. 211: Nel levare della canicola, la quale stella apparisce.... all'uscita di luglio..., quel seme che diventa arido e abbronzato per lo levar della detta canicula, è segno ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 96: Fassi ancora, secondo che dice Varro, questo innestamento acconciamente nell'estivo solstizio, e nel segno della canicula.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 285: Potrebbesi ancora accumulare a questo benefizio qualche stella fissa, e massime la più di tutte l'altre fulgente, dico la canicola.
Definiz: § I. E per il Tempo nel quale la Canicola sorge e tramonta col Sole, che suol essere dai 24 di luglio ai 26 di agosto, che è il tempo dei più grandi calori, i quali perciò ad essa si attribuiscono. –
Esempio: Soder. Agric. 6: Abbrucia la Canicola le biade e tutti i seminati, e danneggia tutte le cose che verdeggiano.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 5, 5: Sudi al ghiaccio e alla canicola Indefesso il duro agricola.
Esempio: Red. Lett. 2, 128: È piaciuta di molto a questi nostri letterati la opinione di V. S. circa la Canicola, quale duri quaranta giorni, cioè da' dieci di luglio sino a' diciotto d'agosto.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 11: Potrò in consorzio d'amico fido Passar con ilari discorsi alterni Della canicola i giorni eterni.
Definiz: § II. Aver le canicole, dicesi familiarmente di Chi talvolta ha del bisbetico; forse perchè il calore della canicola suol dare alla testa.