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1) Dizion. 5° Ed. .
GIOSTRARE.
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GIOSTRARE.
Definiz: Neutr. Armeggiare con lancia a cavallo, correndo l'un cavaliere contro l'altro per scavalcare l'avversario.
Dall'ant. franc. joster, jouster o juster, modern. jouter, prov. jostar, justar, spagn. justar, formato dalla prep. lat. juxta; onde il primo senso della voce francese fu quello di Porre e Porsi appresso, poi di Accostarsi per combattere, e finalmente di Combattere in torneo. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 386: Corridor vidi ec.... In questi altri tre versi connumera quattro altri atti in fatti d'arme, che richieggiono diversi suoni ciascuno per sè, e partiti dalli quattro primi; il primo è correria, il secondo andare in gualdana, il terzo tornare, il quarto giostrare.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 184: Acciò che egli l'amor di lei acquistar potesse, giostrava, armeggiava, faceva feste.
Esempio: Sacch. Op. div. 33: Se fosse uno re e facesse fare una giostra, e dovesse dare le gioie a chi meglio giostrasse, ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 58: Ed un suo corno cominciò a sonare, Chiamando Astolfo che debba veniere, Se vuol con esso il sul campo giostrare.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 31: Il maneggiar con ragione, massimamente cavalli asperi, il correr lance, e 'l giostrare, sia in questo dei migliori Italiani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 5: Le donne la mostraro al cavalliero, Di qua dal ponte per giostrar ridotta.
Esempio: Cellin. Vit. 163: Il quale era ito a Belfiore a veder giostrare.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 28: Grida, or chi viene innanzi, e meco giostra?
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 6, 45: Non però creda importar le spoglie, E il cavalier più forte esser chiamato, Sicchè del Re la figlia ottenga in moglie, Chi per una sol volta avrà giostrato.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Senz'armi n'esce, e solo con la lancia Con la qual giostrò Giuda; e quella ponta Sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 220: Ancor non temo di perir fra l'onde, Ma còr le rose in cima de le spine, Chè verde fronda ben giostra col vento.
Definiz: § III. Pur figuratam., e in senso equivoco; detto anche di animali. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 361: L'una fera con l'altra si accompagna; El toro giostra e 'l lanoso montone.
Esempio: Machiav. Comm. 173: Ei voleva la casa libera, per poter giostrare a suo modo.
Esempio: Cant. Carn. 64: Questi giovani galanti Ch'a noi sempre presso stanno, Sendo noi poco bastanti, Al giostrar sodisfaranno: Poi ch'e' vecchi far non sanno Se non ber solo e mangiare.
Esempio: E Cant. Carn. appr.: Ma di poi che riuscire Non ci può questo giostrare, Far buon tempo e trionfare Tutti noi disposti siamo.
Definiz: § IV. E semplicemente per Contendere, Fare a gara. Gareggiare. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 216: A man a man con lui cantando giva Il Mantoan, che di par seco giostra.
Esempio: Ap. Orl. fur. 15, 33: Nè il grande Ottavio, nè chi seco giostra Di par, Antonio, in più onoranza saglia Pei gesti suoi.
Esempio: Car. Rim. 81: Ed Aminta ti cede e Pan t'onora, E potresti e con Pane e con le Muse Giostrar cantando.
Definiz: § V. E per Contrastrare, Combattere, Pugnare, in senso però figurato. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 83: Ma con questo pensier un altro giostra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 81: Ecco intanto uscire una tempesta Che struggea i fiori ed abbattea le piante. Non se ne suol veder simile a questa, Quando giostra Aquilone, Austro e Levante.
Esempio: Bemb. Rim. 65: E col primo penser un altro giostra.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 302: Come ella il vede (il tesoro chiesto), aggiugne al cor tristizia, Chè in lei l'Invidia e l'Avarizia giostra. Alfin forza è che perda l'Avarizia, E l'Invidia abbia il premio della giostra.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. Argom. 20: Sì guasto all'altro mondo andonne, Che mentre in agonia col diavol giostra, Le recise anguinaglie uno gli mostra.
Esempio: Pindem. Poes. 103: Chè non si giostra là, nè si parteggia, Dove ciascuno il vero scorge, e l'ama.
Definiz: § VI. E per similit., detto di animali. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 9: Per lei li tori e gli arieti giostrano.
Definiz: § VII. Vale altresì Andare girando, Andare qua e là, o attorno, e per lo più senza saper dove; Andare aioni, per divertimento, passatempo, e simili; tolta la similitudine dai giri o avvolgimenti che i giostratori fanno: anche figuratam. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 372: E fammi giostrare in qua e 'n là, cercando de' casi tuoi.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 4: Il Petrarca, amoroso e dolce sozio,... Fece figliuol dell'ozio Amor ch'in tutto 'l mondo scorre e giostra.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 1: Vorrei che mi dicesse un di costoro, Che giostran tutta notte per le vie, Che gusto v'è.
Esempio: Not. Malm. 2, 624: Giostran tutta notte. Giostrare o Armeggiare, metaforicamente s'intende Andar girando o passeggiando, senza saper dove, o senza fine determinato, che si dice anche Andare aioni o a gironi, derivato da' torneamenti o tornei.
Definiz: § VIII. Att. Scommettere giostrando, Sottomettere al cimento della giostra, o dell'armi, ossia Giostrare, Combattere, a fine di conseguire, guadagnare, ottenere, ciò che è espresso dal compimento: anche figuratam. –
Esempio: Stor. Rin. Montalb. volg. 232: Voglio che mi prometta di di'gli come tu ài combattuto con quello cavaliere che vinse il torniamento in Persia quando si giostrò Elisena figlia del re di Persia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 23: Così faresti tu, chi ti credessi; Ben saria sciocco, se 'l caval ti dessi. Se vuoi giostrarlo, i' sono al tuo comando, Se tu m'abbatti per la tua virtù Su questo prato con lancia o con brando, Sia tuo il caval, non sene parli più.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 21, 126: E che se voi volete la donzella, La vuol con voi giostrar sopra la sella.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 8, 35: Com'è, che parimente alcun non mova Dell'Italia a giostrar la libertate; Sì che 'l sangue d'un sol chiuda la guerra, Nè più si miri rosseggiar la terra?
Definiz: § IX. E per Ferire, Percuotere, Colpire, come in giostra; anche scherzevolmente. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 277: E qual ferita possiam noi sentire, mentre fuggiamo con egual corso a quello di chi ci vuol giostrare?
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 9: E l'affliggano i diavoli, e lo lacerino, E 'l giostrin co' tizzoni, e lo pillottino.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 5, 7: Fuggesi un ladro Con un subbio in ispalla, svaligiata D'un drappier la bottega, E fra più popol giostra me con esso.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 87: L' altiera tuo' beltà, che punge e giostra L'umil mie povertà, perchè mi sprezza?
Esempio: Menz. Sat. 10: E questa è una delle dilezioni Che il Vangelo vi detta? andar giostrando Per mera ambizione i dotti e i buoni?
Definiz: § XI. Trovasi riferito a navi, e costruito con un termine retto dalla particella A, per Condurle a quel termine, con giri o movimenti destramente fatti. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 31: E com'e' vide il vento per lui giunto, Subito furon le vele gonfiate, E giorno e notte non si posa punto. Le navi a salvamento son giostrate.
Definiz: § XII. Giostrare, si usò per Beffare, Burlare, Gabbare, e simili, e propriamente dando ad intendere una cosa per un'altra. –
Esempio: Varch. Ercol. 103: Onde nacque, che quando alcuno dubita che chicchessia non voglia giostrarlo, e fargli credere una cosa per un'altra, dice: tu mi vuoi far Calandrino.
Esempio: E Varch. Suoc. 4, 6: Ho paura che tu non mi vogli giostrare.
Esempio: Grazz. Pros. 21: Non fu mai persona niuna, che più di lui si dilettasse di far beffe e giostrare altrui.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 1: E' non si poteva pensar modo più facile da cavar danari, e da giostrare questi duoi vecchi rimbambiti.
Esempio: E Cecch. Spirit. 5, 4: Non ti bastava avermi (con lo Spirito) E giostrato, e pelato?
Esempio: Fag. Rim. 7, 208: E così accade, a chi il compagno giostra; E chi fa il conto sulla vita altrui, D'esser profeta, o d'esser pazzo mostra.
Definiz: § XIII. Giostrare buratto, o il saracino, vale Colpire, Imbroccare, Infilzare, giostrando, quella figura o fantoccio di legno o d'altro chiamata buratto, saracino, e simili: ed altresì Correre alla quintana. –
Esempio: Bellin. Bucch. 92: E sì di fuoco contro a lui (al Saracino) s'aizza, E sì di fuoco colla lancia il giostra, Presol di mira all'orlo del capocchio, Che, toppa, e in terra gli è schizzato un occhio.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 77: Non vale il contradir, disse Filizia, Ma vi farò vedere ad ogni patto In altra occasïon, che di milizia M'intendo, e che potrei giostrar buratto.