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MAREA
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MAREA.
Definiz: Sost. femm. Il periodico movimento delle acque marine, che due volte al giorno s'inalzano e due si abbassano, detto anche Flusso e Riflusso; onde la Marea distinguesi in Alta marea, o anche marea Piena, e Bassa marea. -
Esempio: Vill. G. 352: Conoscendo il modo del combattere di quelle navi e della marea..., sì si ritrasse addietro a remi con le sue galee.
Esempio: E Vill. G. appr.: Il savio ammiraglio attese con sue galee tanto, che tornò il fiotto con la piena marea.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 68: Questo suo movimento (del mare) è chiamato da i latini fluxus e refluxus; da' vulgari, da chi il fiotto, da chi la marea, e da chi il crescere e scemare del mare.
Esempio: Sassett. Lett. 327: La marea in tutte queste parti dell'India fa un effetto mirabile, e particularmente in tutta questa costa di Ponente; chè entrando per le foci de' fiumi d'acqua dolce che vengono dai monti, fa certi bracci di mare navicabili, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 51: Il primo cammino fu asciutto e con poco sprazo di marea; l'oceano poscia gonfiò per un rovaio forzato e per l'equinozio.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 66: Per questo fiume nell'ore dell'alta marea entrando i flutti dell'Oceano, si distendono di modo per molte miglia, che rendono quella valle tanto fangosa, ed a modo di palude così voraginosa ed impedita, che verso la città non si può andare per il piano, ma ec.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. V. 2, 513: Aveva nondimeno osservato che nel riflusso del mare, che essi chiamano la bassa marea, calavano l'acque di maniera che le estremità del porto restavano asciutte.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 4, 43: Come suol rifuggir l'onda e tornare Fremendo nel furor de la marea, Così ec.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. acq. 6, 142: Il ringorgo mai non giunge a Crespino che in caso di grandissime maree.
Definiz: § I. E per Violenta agitazione del mare. -
Esempio: Tasson. Secch. rap. 10, 21: Vide fuggirsi a frettoloso passo Le ninfe dal furor de la marea.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 37: Piccola stilla di mare di rugiada che.... cade nell'onde, quando più si sente dalla tempestosa marea, dentro la rozza conchiglia, scuotere ed agitare, allora ec.
Esempio: Fosc. Poes. C. 37: D'antichi fatti Certo udisti suonar dell'Ellesponto I liti, e la marea mugghiar portando Alle prode retèe l'armi d'Achille.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. -
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 62: Dove quell'altro talora per farle (quelle cose) ha a farsi violenza, questi vi va col vento e con la marea del proprio temperamento.
Esempio: Fag. Rim. 1, 169: Voglio ch'avesser già fatto disegno, Per salvarsi dall'orrida marea, Di pigliar chi una tavola e chi un legno; Ma qual cosa mai ec.
Esempio: E Fag. Rim. 7, 85: Pur è bene il temere, e porsi in testa Che voi adesso siet'entrato in mare; E che mare e marea sarà mai questa!
Esempio: Tocc. Lett. 4: In su quel subito forse vi parrà che vi calmino quelle ragioni che da lui udirete portarvisi; ma poi risorgerà la marea.
Definiz: § III. E usato poeticam. a denotare L'acqua del mare, che essendo più vicina al lido, s'agita e mareggia quasi continuamente. -
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 90: E così poi che, fuor de la marea, Nel più profondo mar si vide uscito, ec.
Definiz: § IV. Trovasi detto di fiotto, per Violenta agitazione, Mareggio. -
Esempio: Vill. G. 872: Navicando più giorni, quando addietro e quando innanzi, come gli portava la marea del fiotto, arrivò sano e salvo.