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INFINCHÈ e INFINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INFIN CHE e INFINO CHE.
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INFINCHÈ e INFINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INFIN CHE e INFINO CHE.
Definiz: Cong. denotante durata o continuazione di un'azione, di un fatto, di uno stato, fino al tempo che un'altra azione o fatto o stato incominci o succeda. Costruiscesi col verbo nel modo congiuntivo o indicativo, oggi più spesso preceduto dalla particella Non. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 87: E 'l fante mio non si partirà da questo albergo, infinch'io torno.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 270: Agnolo si stette infinchè 'l sentì cominciare a russare; e ricomincia adoperare il mantaco.
Esempio: Capp. Longob. 189: A tale effetto pareva buona la risurrezione dell'impero, ed era forse infinchè l'Europa non si ebbe tolte inverso il mille forze novelle, e le nazioni adulte non cominciarono l'una dall'altra a separarsi.