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Dizion. 5° Ed. .
INFINCHÈ e INFINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INFIN CHE e INFINO CHE.
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INFINCHÈ e INFINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INFIN CHE e INFINO CHE. Definiz: | Cong. denotante durata o continuazione di un'azione, di un fatto, di uno stato, fino al tempo che un'altra azione o fatto o stato incominci o succeda. Costruiscesi col verbo nel modo congiuntivo o indicativo, oggi più spesso preceduto dalla particella Non. – |
Esempio: | Sacch. Nov. 2, 87: E 'l fante mio non si partirà da questo albergo, infinch'io torno. | Esempio: | E Sacch. Nov. 2, 270: Agnolo si stette infinchè 'l sentì cominciare a russare; e ricomincia adoperare il mantaco. | Esempio: | Capp. Longob. 189: A tale effetto pareva buona la risurrezione dell'impero, ed era forse infinchè l'Europa non si ebbe tolte inverso il mille forze novelle, e le nazioni adulte non cominciarono l'una dall'altra a separarsi. |
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