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Dizion. 4° Ed. .
CHI.
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CHI.
Definiz: | Colui che. E s'usa nel numero del più, e del meno, e nel masculino, e nel femminino. Lat. qui, quicunque. Gr. ὅς,
ὁστισοῦν. |
Esempio: | Bocc. pr. 4. Ch'egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne' suoi più
cupi pelaghi navigando. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 5. Chi da diverse cose infestato, sia oltre
alla speranza riuscito a lieto fine. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 4. Le quali da chi non le conosce sarebbono,
e son tenute grandi, ed onestissime donne. |
Esempio: | Libr. Sagr. E i tavernieri, e chi questo sostengono. |
Definiz: | §. I. Per Quale. Lat. qualis, aliquis, quis. Gr. ὁ
μέν, ὁ δέ, ποῖος. |
Esempio: | Bocc. nov. 80. 3. E ancora chi sieno i mercatanti, che l'hanno. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 136. Chi dicea, che fu Cimabue, chi Stefano, chi Bernardo, chi
Buffalmacco, e chi uno, e chi un altro. |
Esempio: | Dittam. 1. 29. Chi ti potrebbe dir de' molti danni, Chi ti potrebbe dir la lunga
spesa, Chi ti potrebbe dire i gravi affanni, Ch'allor soffersi per tanta contesa (così si legge ne' buoni T. a
penna) |
Definiz: | §. II. Per Alcuno che. Lat. qui. Gr. ὅς. |
Esempio: | Bocc. nov. 2. 6. Non credi tu trovar quì chi il battesmo ti dea? |
Esempio: | E Bocc. nov. 16. 6. Quivi non era chi con acqua fredda, o con
altro argomento le smarrite forze rivocasse. |
Definiz: | §. III. Per Chiunque. Lat. quisquis. Gr. ὅστις. |
Esempio: | Bocc. Introd. 44. Parli chi vuole in contrario. |
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