Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CROSCIARE.
Apri Voce completa

pag.1023


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CROSCIARE.
Definiz: Neutr. Fare, cadendo, forte e continuato rumore; detto di acque, e particolarmente di grossa pioggia.
Molto probabilmente è voce onomatopeica, conforme al grec. κρούειν, al lat. crepare, all'ant. franc. croissir, allo spagn. cruxir, al catalano croxer. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 7: Nostra salute, nostra vita in questa Vittoria suscitata si conosce, Che difende che 'l verno e la tempesta Di Giove irato sopra noi non crosce (qui in locuz. figur.).
Esempio: Red. Ariann. 14: Oh qui sì che l'acqua croscia, E ci fa più d'una stroscia, Più di venti e più di cento, Che mi fanno il cuor contento.
Definiz: § I. E per Fare scoppj, Scoppiare; detto di legna verdi che ardano: ma è di raro uso. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 88: Un vento che per avventura s'era levato contrario a' nemici, non pur solamente fece via al fuoco, anzi portò la fiamma dentro alle tende; e sì del vapore e del fumo, e del crosciare che 'l bosco verde facea, furo i nemici sì spaventati, che i Romani ec.
Definiz: § II. E per Bollire fortemente, a scroscio; che più comunemente si dice Scrosciare. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 476: L'acqua di che ella è piena su fino al labbro (anzi non acqua, ma una come poltiglia, di cenere e zolfo distemperati), per lo gran fuoco ond'ella de' venir di sotterra, è sì fervente, che lieva in alto i bollori, e gorgoglia, e croscia, spaventevole a vederla.
Esempio: Not. Malm. 699: La voce Croscio vuol dire quel bollore gagliardo che fa la pentola, padella o paiuolo pieno di liquore; e si dice Crosciare dal suono.
Definiz: § III. Detto dei denti, delle mascelle, e simili, vale Fare rumore battendo gli uni contro gli altri. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 348: Indi al soverchio sbevazzar seconda La parlasia, che il calido bicchiere Via dalla man gli sbalza tremebonda. Croscian scoperti i denti, e dalle nere Pendule labbra gli casca il guazzetto.
Definiz: § IV. Detto di riso, vale Scoppiare smoderatamente, Ridere facendo rumore. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 54: Intanto crosciar sentesi un gran riso.
Definiz: § V. Att. Riferito a colpi, percosse e simili, vale Darli, Menarli con forza e facendo strepito; e trovasi usato anche assolutam. –
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 217: E quivi colpi l'uno all'altro croscia.
Esempio: E Pucc. A. Guerr. Pis. 225: E 'l Capitan.... Con tutti i suo' compagni Paladini Crosciando per lo petto e per lo fianco La terra a molti davan per confini.
Esempio: Pap. L. Coment. P. P. 1, 146: Alcuni loro uffiziali lo incalzarono (un soldato parigino) colla spada ignuda e gli crosciarono alcune piattonate.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 24: O giustizia di Dio quant'è severa! Che cotai colpi per vendetta croscia.
Esempio: Bocc. Rim. 75: Il mio valor crescerebbe tant'alto, Che mi faria di smalto A' colpi che di fuor fortuna croscia.
Definiz: § VII. Neutr. pass. crosciarsi Percuotersi facendo rumore; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 291: E diceva piangendo: O signor mio; e con le man si croscia Nel volto.