Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ADDITARE.
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ADDITARE.
Definiz: Att. Mostrar col dito, accennando; e anche Mostrare a dito. –
Esempio: Dant. Purg. 4: O figliuol, disse, insin quivi ti tira, Additandomi un balzo poco in sue.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 181: Erano tutti additati come persone, che non si curassino della vittoria.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 51: Non posso passar per la strada, che non mi vegga additare, o non senta dirmi dietro: quegli è il poeta del naso.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 9: China, poi disse, e gli additò la terra, Gli occhi a ciò che quel globo ultimo serra.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 61: E additava per vanto, non i sepolcri de' morti avoli o le imagini altrui, ma le proprie ferite.
Definiz: § Figuratam. per Indicare manifestamente; e anche semplicemente Mostrare. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Ma prego che m'additi la cagione, Sì ch'io la vegga.
Esempio: Petr. Rim. 2, 237: Che per cosa mirabile s'addita Chi vuol far d'Elicona nascer fiume.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 500: Considera che le astuzie e accorgimenti d'alcuni additano le tardezze e stolidità di cert'altri.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 147: Questo onorato nome [di Accademia].... ci addita ed ammaestra,.... le nostre Muse non solo poetiche dover essere, ma filosofiche.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 67: Forse alcuno in questo fatto Vuol saper chi sia ritratto: Io per me nessuno addito.