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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFRATELLARE.
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AFFRATELLARE.
Definiz: Neutr. pass. affratellarsi Stringersi in fratellanza, in unione come di fratelli.
Definiz: § I. E per Dimesticarsi. −
Esempio: Dav. Tac. 1, 313: In casa sua non comandava che per cenni; e bisognando sprimer meglio, per non s'affratellar con essi parlando, scriveva.
Esempio: Magazz. Coltiv. 111: Non voglio già che il padrone s'affratelli tanto col servitore, che fra loro sia poca differenza.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 372: Se taluno si affratellava niente più del dovere, era attentissimo in andarne alla parata, con far conoscere a quel tale, che non ci aveva gusto.
Definiz: § II. E per similit. −
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 10, 218: Conchiude [Cartesio] i sensi della fame, della sete e del dolore, non essere altrimenti effetti del corpo, ma sì bene certi modi confusi, che nascono dall'affratellarsi cotanto insieme l'anima col corpo.
Esempio: Segner. Pred. 665: Vien ella [l'anima] tosto ad affratellarsi talmente con esso lui [il corpo], che niente al mondo teme più del suo danno, o desidera del suo bene.
Definiz: § III. Usasi anche in forza di Att. per Stringere come in vincolo di fraternità.