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1) Dizion. 5° Ed. .
ONFACINO e OMFACINO.
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Dizion. 5 ° Ed.
ONFACINO e OMFACINO.
Definiz: Add. Che si spreme dalle olive non ancora mature; Acerbo; e dicesi d'olio, adoperato per uso medicinale.
Dal lat. omphacinus, e questo dal grec. ὀμφάκινος, fatto di uva acerba. ‒
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 18 t.: L'olio che si cava delle ulive verdi detto onfacino, ciò è acerbo, è, da' sani usato, per la sanità utilissimo.... Con questo si conciano gli altri olj.
Esempio: Ricett. fior. G. 218: Olio rosato omfacino senza sale.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 81: Lo olio che si cava dalle olive immature, il quale chiamano omfacino, cioè acerbo, è ottimo per l'uso de' sani.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 63: Alla fine del mese (di settembre) si colgono l'ulive acerbe per indolcire, ed anco per fare l'olio vergine onfacino medicinale per le spezierie.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 9: Il decotto di lupini con un poco di scamonea, l'olio onfacino solo dato in gran copia, e cento altri rimedj, si lodano per provati.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 278: Gli antichi ebbero ragion di tener l'olio omfacino per cosa delicata e di lusso.
Definiz: § In forza di Sost. Olio onfacino. ‒
Esempio: Lastr. Agric. 2, 277: Più degli altri provarono il detto effetto del gelo gli omfacini; anzi questi, anco dopo d'essere sciolti, lasciarono un certo sedimento, ec.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 278: Tralla stessa serie degli omfacini si trovano gli olj i più grati.