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Dizion. 5° Ed. .
MINCHIATE
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MINCHIATE. Definiz: | Sost. femm. plur. Nome che si dà a Quelle carte con le quali si fa un giuoco, che pur si chiama Minchiate. Sono novantasette, di cui cinquantasei sono dette Cartacce, quaranta Tarocchi, e una il Matto; e il giuoco si fa in quattro persone, o a due a due, o ciascuna per conto suo proprio. Si dissero anche Germini, e altresì Tarocchi. – | Esempio: | Pulc. L. Lett. 53: Ho sì gran voglia di rivederti, che verrei costì per isvisarti alle minchiate, a passadieci, a sbaraglino. | Esempio: | Buonarr. Cical. III, 1, 21: Usciti quali di noi dal bagnarsi in Arno, e quali toltisi de' proprj terreni dal giuoco delle tavole e delle minchiate, ci troviamo, ec. | Esempio: | Lipp. Malm. 8, 61: Appunto il Generale a far s'è posto Alle minchiate, ed è cosa ridicola Il vederlo ingrugnato e maldisposto Perchè gli è stata morta una verzìcola, Le carte ha dato mal, non ha risposto, ec. | Esempio: | Not. Malm. 2, 667: Tanto mi pare che basti per facilitare l'intelligenza delle presenti ottave, a chi non fosse pratico del giuoco delle minchiate, che usiamo noi Toscani, che è assai differente da quello che colle medesime carte usano quelli della Liguria, che lo dicono Ganellini, perchè minchiate in quei paesi è parola oscena. | Esempio: | Magal. Lett. At. 360: Pigliamo.... un assortimento di un giuoco delle nostre minchiate, dopo aver rimescolato il mazzo, che è di novantasette carte. | Esempio: | Fag. Comm. 7, 108: Per far (giacch'egli è sera) Le solite partite Di minchiate e primiera. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 22: Fo solo una partita di minchiate Con un buon sacerdote e due beate. |
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