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SCUOTERE
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SCUOTERE.
Definiz: Muovere, e agitare una cosa violentemente, e con moto interrotto, sicchè ella brandisca, e si muova in se stessa. Latin. concutere. In alcune voci si serve anche di quelle dell'infinito disusato, Scotere, come si vede.
Esempio: Passav. 42. Lo scolare scosse il dito della sua mano.
Esempio: Dant. Infer. 31. Non fu tremuoto mai tanto rubesto, Che scotesse una torre così forte, Come Efialte a scuotersi fu presto.
Esempio: Boc. Introd. num. 9. Prima molto col grifo, e poi co' denti presigli, e scossigli alle guance.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 48. Io confesso, che essi con maggior forza scuotono i pelliccioni.
Esempio: E Bocc. Nov. 100. 33. S'avesse sì ad un'altro fatto scuotere il pelliccione, che riuscita ne fosse una bella roba (In questi due esempli c'è senso equivoco, per ricoprir la disonestà. Lat. subagitare)
Definiz: §. Scuotere: Levarsi da dosso, rimuover da se, allontanare. Lat. excutere.
Esempio: Dant. Purg. 28. Che della sua virtute l'aura impregna, E quella poi, girando intorno scuote.
Esempio: Amm. Ant. 22. 2. 7. I vizzi nostri, perocchè noi gli amiamo, gli difendiamo, e più tosto gli vogliamo scusare, che scuotere.
Esempio: Franc. Barb. E conoscer nol puote Chi se del fallo ben prima non scuote.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 31. Se tu gli scuoterai d'addosso la stolta fidanza, che egli ha di dover sempre esser possente.
Definiz: §. Scuotere: Privare. Lat. spoliare, privare.
Esempio: Petr. Son. 283. Or hai spogliata nostra vita, e scossa D'ogni ornamento.
Esempio: E Petr. Son. 282. Che quando io sia di questa carne scosso, Sappia 'l Mondo, che dolce è la mia morte.
Definiz: §. Tu puoi scuotere, ec. vale Tu puoi dire, e far ciò, che tu vuoi, tu puo' fare ogni sforzo. Lat. per me indigneris licet: haud muto sententiam: vana tentas, incassum agis.
Esempio: Nov. Ant. 90. Non era neente, che lo dicesse loro, e così li proffersero moneta: e' potevano scuotere.
Definiz: §. Scuotere: Neut. pass. vale Riscuotersi: cioè Commuoversi per subita paura. Lat. commoveri, concuti.
Esempio: Dan. Purg. 9. Non altrimenti Achille si riscosse, Gli occhi svegliati rivolgendo in giro, Che mi scoss'io.
Esempio: Maestr. 2. 36. Se io tengo [il cherico] per forza poco tempo, eziandio che egli si scuota, e turbisi, ma senza percuoterlo, credo, ch'io non sia iscomunicato (Lat. indignari)