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VENDERE
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VENDERE.
Definiz: Alienar da se una cosa, trasferendone il total dominio in altrui per prezzo convenuto. Lat. vendere. Gr. πωλεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 2. 9. Le divine cose ec. a denari, e vendevano, e comperavano.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 16. Scrivemi mio fratello, che s'io dovessi vendere, ed impegnare ciò, che c'è, che senza alcun fallo io gli abbia fra quì, ed otto dì mandati mille fiorin d'oro.
Esempio: E Bocc. nov. 88. 3. Essendo una mattina di quaresima andato là, dove il pesce si vende ec. fu veduto da Ciacco.
Esempio: Pass. 242. Inganna anche la superbia l'uomo, in quanto ella fa le sue cose preziose vendere vile, e l'altrui cose vili compera care.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 20. Un secolare ec. vendeva le mie sportelle, e comperavami quel, che mi bisognava.
Esempio: Dav. Mon. 117. Perchè, secondochè non da matto il Carafulla etimologizzava, vendo vuol dir venga, e do; le cose in vendita si danno, perch'e' ti venga quel tanto metallo solito, e creduto esser nella moneta, e non tanti segni, o sogni, o pezzi di monete.
Esempio: Vinc. Mart. rim. 55. Quest'arte ebbe l'origin dagli Dei, E in Delfo un certo Apollo cerretano La vendeva a quei popoli plebei.
Definiz: §. I. Vender sotto l'asta, o Vendere alla tromba, vagliono Vendere con autorità pubblica per concedere al maggiore offerente. Lat. vendere sub hasta, hastae, vel praeconi subiicere, per praeconem vendere. Gr. λαφυροπωλεῖν.
Esempio: Amet. 90. Disperso il suo pieno popolo in molte parti, lei sotto l'asta vendéo.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 259. Ne tagliarono a pezzi molte migliaia, e molte vendero alla tromba (il T. Lat. ha: sub corona venumdata)
Esempio: Menz. sat. 9. Che i benefizj vendonsi alla tromba.
Definiz: §. II. Vendere a peso, a misura, o simili, vagliono Vendere a un tanto per peso, misura, o simili.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 33. Ma più ardire ha Orlando, e più core, Perchè la forza non si vende a braccia.
Definiz: §. III. Vendere a minuto, vale Vendere a poco per volta; Contrario di Vendere indigrosso. Lat. minutatim vendere. Gr. λεπτοπωλεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 77. 3. Non per vendere poi la sua scienza a minuto, come molti fanno.
Esempio: G. V. 11. 91. 2. La gabella del vino si vendea a minuto ec.
Esempio: Capr. Bott. Ce le vendono a poco a poco, come si dice a minuto.
Definiz: §. IV. Vendere a ritaglio, vale Vendere il panno, o simili, non a pezze intere, ma a pezzi da tagliarsi.
Esempio: Bocc. nov. 60. 19. Schiacciava noci, e vendeva i gusci a ritaglio.
Esempio: Urb. Convenendoli sollecitar le cucine, e vendere il brodo a ritaglio (in questi esemplj è detto per similit.)
Definiz: §. V. Vendere indigrosso, vale Far vendita di tutta la mercanzía insieme; Contrario di Vendere a minuto.
Definiz: §. VI. Vendere pe' contanti, vale Vendere per riceverne il prezzo subito in danari contanti.
Definiz: §. VII. Vender pe' tempi, vale Vendere per ricevere il prezzo con dilazione di tempo determinato.
Definiz: §. VIII. Vendere caro, vale Vendere a gran prezzo. Lat. magno pretio vendere. Gr. πολλοῦ πωλεῖν.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 37. Peravventura non desiderò egli di vendere a molti, ma di vendere caro, e di comperare a buon mercato.
Definiz: §. IX. Vendere a buon mercato, vale Vender per poco prezzo. Lat. vilissimo pretio vendere.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. A buonissimo mercato vendono le anime al demonio compratore.
Definiz: §. X. Vendere alcuna cosa come si è comprata, vale Darla, Raccontarla, o simili, come da altri è stata data, o raccontata.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 4. Io lo sentii dir (così passando A cavallo a cavallo) e ve la vendo, Com'io l'ho comprata.
Definiz: §. XI. Vendere altrui checchessia, vale Dare altrui ad intendere checchessia.
Esempio: Fir. Trin. 2. 3. A me non la vendera' tu più, nè manco alla mia padrona.
Definiz: §. XII. Aver da vendere di checchessia, vale Averne abbondanza, Averne soprabbondantemente.
Definiz: §. XIII. Aver ragion da vendere, vale Aver ragioni soprabbondanti.
Esempio: Cecch. Inc. 4. 1. Tu hai ragion da vendere.
Definiz: §. XIV. Vender parole, o parolette, vagliono Ingannare, Intertenere altrui con vane parole, Dar chiacchiere. Lat. verba vendere. Gr. κενοῖς λόγοις ἐπάγεσθαι.
Esempio: Petr. canz. 48. 6. Questi in sua prima età fu da all'arte Da vender parolette, anzi menzogne.
Esempio: Poliz. st. 1. 61. Ivi s'attende sol parole a vendere, Ivi menzogne a vil prezzo si mercano.
Definiz: §. XV. Vender gatta in sacco, vale Dare, o Dire altrui una cosa per un'altra, senza che e' possa prima chiarirsi di quel, che sia.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 8. Perch'i non vo' vendere Gatta in sacco a persona, vo', che sappia Tutta la cosa appunto.
Definiz: §. XVI. Vendere la pelle dell'orso prima di prenderlo, maniera proverb. che vale Disporre d'alcuna cosa prima ch'ella sia in tuo potere. Lat. antequam pisces ceperis, muriam misces. v. Flos 155.
Esempio: Cecch. Mogl. 1. 2. E' bisogna pigliar prima quest'orso, E poi vender la pelle.
Esempio: Malm. 7. 87. Perchè innanzi, ch'io abbia preso l'orso, Vo', come si suol dir, vender la pelle.
Definiz: §. XVII. Ogni bottega non ne vende.
v. BOTTEGA §. X.
Definiz: §. XVIII. Vender bossoletti.
V. BOSSOLETTO §.
Definiz: §. XIX. Vender vesciche.
v. VESCICA §.
Definiz: §. XX. Vendere i merli.
Esempio: Varch. Ercol. 91. Quando presentati, o senza presenti si spogliavano in farsettino per favorire, e aiutare alcuno, come dice la plebe, a brache calate, si chiamano vendere i merli di Firenze.