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1) Dizion. 5° Ed. .
DIMANI e DOMANI, e altresì, ma con forma oggi propria soltanto della poesia, DIMANE e anche DOMANE.
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DIMANI e DOMANI, e altresì, ma con forma oggi propria soltanto della poesia, DIMANE e anche DOMANE.
Definiz: Avverb. di tempo. Nel giorno seguente, Nel giorno dipoi; e propriamente riferiscesi al giorno che segue immediatamente a quello nel quale si parla o si scrive.
Dal basso lat. de mane (e forse dicevasi anche de mani, come dicevasi a mani), che valeva Di buon mattino, Di buon'ora. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 122: Lo stolto sempre procrastina di far bene, dicendo: dimane farò bene, doman farò bene.
Esempio: Liv. Dec. 1, 309: Se il padre non viene domani, io fo sapere a Icilio ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 334: Come voi sapete, domane è venerdì, ed il seguente dì sabato.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 57: Io voglio domani s'apparecchi una gran cena.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 75: Gli de' mandar (Malagigi e Viviano) domane al Maganzese Nei confin tra Baiona e un suo castello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 45: Se migliore Non sei dimani in questo campo armato, Che tu mi sia paruto oggi oratore, Mal troverassi Orlando accompagnato.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 65: Come appaia diman l'alba novella, Vuo' che l'oste s'invii leggiera e presta.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 51: La torre.... espugnerem dimane.
Esempio: Red. Lett. 2, 81: L'avrò forse a Firenze, dove c'incammineremo domani venerdì.
Esempio: Giust. Vers. 26: Sì che lo stomaco Senta domani Fastidio insolito Di stare in briglia Nell'ordinario Della famiglia.
Definiz: § I. In correlazione di Oggi, espresso o sottinteso, usasi spesso con senso generico a denotare Tempo avvenire, o posteriore, prossimo; e per lo più in maniere significanti la successiva, o la frequente, ripetizione di un dato atto. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 96: Prendendo le nostre fanti, e con le cose opportune faccendoci seguitare oggi in questo luogo e domane in quello, quella allegrezza e festa prendendo che questo tempo può porgere, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 43: Cominciarono a vendere e ad impegnare le possessioni: ed oggi l'una e doman l'altra vendendo, appena s'avvidero che quasi al niente venuti furono.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 45: Marta.... stava in Bettania a ricevere il prezzo, oggi di quella possessione, e domani di quell'altra.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 1: Chi campa, si ritrova a cose strane.... S'oggi si ride, si piange domane.
Esempio: E Forteguerr. Cap. 277: L'ingegno, padre, egli è come i quattrini; Oggi ne avian, doman non ce ne sono.
Esempio: Giust. Vers. 281: Lieve all'amore e all'odio, oggi t'inalza De' primi onori sull'ara eminente, Doman t'aborre, e nel fango ti sbalza.
Definiz: § II. In forza di Sost. masc. Il giorno seguente o successivo a quello nel quale, o del quale, si parla o si scrive: e per estensione prendesi genericamente anche per L'avvenire, Il futuro. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 122: Lo stolto sempre procrastina di far bene, dicendo: dimane farò bene,... e sempre l'un dimane dimanda l'altro dimane, e non mai oggi.
Esempio: Liv. Dec. 1, 161: Al dimane, avendo la gente grande speranza che pace dovesse essere da tutte parti, vennero al Senato ambasciadori dagli Aurunci.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 309: Studiando M. Claudio che Icilio gli desse mallevadori di rimenare al domane la pulcella, ec.
Esempio: Fior. Filos. 313: Quegli è beatissimo e sicuro posseditore del suo, che sanza sollicitudine aspetta il domane.
Esempio: Med. L. Cant. carn. 1: Quant'è bella giovinezza Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto sia, Di doman non ci è certezza.
Esempio: Ar. Comm. 2, 128: Passano E gli oggi e gl'ieri tutti, pur non giungono Mai questi vostri domani.
Esempio: Salvin. Anacr. 140: L'oggi ha prezzo, ch'è in mie mani; Perchè chi sa mai il dimani?
Esempio: Fosc. Poes. 253: E l'ieri vedea, l'oggi e il domani.
Definiz: § III. E per Giorno corrispondente al dimani, Giorno di dimani, parlandosi di fatto accaduto in esso, e del quale si rinnovi la memoria. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 67: La memoria rinfrescar gli giova Dei quattro mesi che 'n irsuta vesta Fu tra il gregge de l'Orco; e un giorno, quale Sarà dimane, uscì di tanto male.
Definiz: § IV. Dimane e Domane, in forza di Sost. femm., vale conforme al significato del lat. mane, Principio del giorno, e con più largo senso Mattina: ma oggi non userebbesi che in poesia. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 229: Io mi ritrovai Una diman per tempo In sul monte d'Olempo Di sopra in sulla cima.
Esempio: Dant. Inf. 33: Quando fui desto innanzi la dimane, Pianger senti' fra il sonno i miei figliuoli, Ch'eran con meco.
Esempio: E Dant. Conv. 288: A tutti si può dire quella parola dello Ecclesiaste: Guai a te, terra, lo cui re è fanciullo, e li cui principi la domane mangiano.
Esempio: Stor. Pistol. 21: Ed uno dì messer Corso con certi cavalieri, e con buona quantità di pedoni, la domane per tempo.... fu alla porta di Firenze.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 57: E parmi ch'ella deggia dimorare Tutto lo giorno da dimane a sera.
Esempio: E Barber. Regg. Donn. 316: Ciò più conviene la dimane a digiuno.
Esempio: Bocc. Rim. 1: Così mi affligge Amor fin la dimane.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 24: Non cessa cavalcar sera e dimane, Che si vede apparir la terra avante, Dove ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 8, 43: Onde io son giunta a tal condizïone, Che muto albergo da sera a dimane.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 104: Ma stordì in modo il Tartaro, che molto Non sapea s'era vespero o dimane.
Definiz: § V. E con senso particolare, Principio del giorno seguente, Mattina appresso. –
Esempio: Vill. M. 54: Tra 'l giorno e la notte appresso l'alpe passarono,... ed alla dimane si trovarono nel piano presso a Santo Spirito in sul Rodano.
Esempio: Stor. Pistol. 114: Messer Azzo incontenente fue a cavallo con tutta la gente sua, e cavalcò la notte tanto, che la domane per tempo giunse nel campo di Castruccio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 30: Ed è l'agguato in modo al vento ignoto, Che, credendosi uscir fuor la dimane, Preso e legato in quello utre rimane.
Definiz: § VI. E per Il giorno vegnente, Il giorno dopo, Il dimani. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 309 var.: Studiando M. Claudio che Icilio gli desse mallevadori di rimenare la dimane la pulcella.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 4, 423: Ma alla domane, armata una galea, fe' rapina del giovanetto.
Esempio: Dav. Tac. 2, 73: La dimane di volontà non dubbia dell'esercito d'Otone,... furon mandati ambasciadori a chieder pace.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 518: La dimane Acomat fece portare nel palagio tutte l'arme che erano nella città.
Definiz: § VII. Domani, usasi ironicamente, e in modo familiare, per Non mai. –
Esempio: Allor. A. Cap. 388: La ne dovette far parecchi brani Del poverino; e dicon che fu Giove Che 'l portò in cielo: io 'l crederei domani.
Esempio: Salv. Spin. 5, 1: Se tu non parli altrimenti, io t'intenderò domane.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 59: Voler ch'io entri dove son due cani? Credi tu pur ch'io sia così merlotto? Se non gli cansi, ci verrò domani.
Definiz: § VIII. Dimani a otto, a quindici, o anche Dimani a otto dì, Dimani a un mese, a un anno, e simili, vale Trascorsi otto o quindici giorni, In capo a un mese, a un anno, computando il tempo da dimani. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 3, 340: La galea.... fa' conto ch'ella sia in acqua domani a otto dì.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 378: La incoronazione si è differita a domani ad otto dì.
Esempio: Cas. Pros. 3, 207: Mi ha intimato per domani a otto; sì che converrà ch'io parli co 'l cassiere.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 9: Io chiesi loro che elle facesser sì, che ogn'anno da oggi a domani a otto io fussi mai sempre vivo.
Definiz: § IX. Diman l'altro o Doman l'altro, vale Nel giorno che succede a dimani, Il giorno dopo dimani. E Diman l'altro a otto, a quindici, e simili, vale Fra otto, quindici, giorni, ec., da dimani l'altro. Talora la voce Dimani tacesi, e più specialmente nelle maniere alternative, quando sia stata espressa nella proposizione antecedente. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 3, 316: Maestri del legname ne manderemo dieci tra domane e l'altro.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 12: La moglie di Noferi.... dee tornar domani, o l'altro, da Orvieto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 62: Tra tanto Luigi vostro e la madre saranno Tornati, che ci fien domani, o l'altro.
Esempio: Forteguerr. Cap. 244: E doman l'altro il Santo Pargoletto Pregherò sì per te, sì pel tuo figlio.
Esempio: Giust. Vers. 329: Stamani a Corte, al Circolo stasera, Domattina a braccetto a un Gesuita, Poi, ricalcando l'orme della vita, Doman l'altro daccapo al sicutera.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 180: Sicchè d'oggi a domani, a diman l'altro, Da doman l'altro al giorno che vien poi;.. – Si va in lungo.
Definiz: § X. Dimani il giorno, vale Dimani fra il mezzodì e la sera: e Dimani mattina, e talora anche Diman mattino, vale Nella mattina di dimani, Domattina. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 40: Diman mattino, a Dio piacendo, me ne andrò a Vinegia.
Definiz: § XI. Dimani sera o Domani sera, e altresì Dimani a sera, o, con maniera oggi poco comune, Diman da sera, vale La sera, o Nella sera, di dimani, e altresì Dimani in verso la sera. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 286: Ricca piaggia vedrai diman da sera.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 362: Oh questo è l'altro tuo senno, che non fia domane sera, che ne sarà ripiena tutta questa terra.
Esempio: Machiav. Comm. 119: Io non vorrei.... che questo giuoco si avesse a rifare doman da sera.
Esempio: Giannott. Op. 2, 212: Sarovvi domani da sera a cena.
Definiz: § XII. D'oggi in dimani, vale Da un giorno all'altro, Di giorno in giorno; e coi verbi Andare d'oggi in dimani, Mandare d'oggi in dimani, e simili, vale In lungo, Per le lunghe. –
Esempio: Vill. M. 42: E stando d'oggi in domane a speranza dell'aiuto degli Italiani,... il Conte si trovò ingannato.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 182: Andato.... a Parigi fieramente innamorato, d'oggi in domane ne verrai, vi fu due anni tenuto.
Esempio: Pucc. A. Centil. 80, 97: D'oggi in domani gli pascea di quello.
Esempio: Ar. Comm. 2, 131: Io non voglio più star alle sue chiacchiere, Con le qual d'oggi in domane già quindici Giorni mi mena.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 2: Egli erra, se alcuno spera colui deverlo o amare o rimunerare, cui egli ha stancato col promettergli d'oggi in dimane.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 3: Ma non ebbe tempo di metter ciò in opera, perchè, traportato dal lavoro d'oggi in domani, si morì.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 48: Qui venni per avere Con voi spasso maggior d'oggi in domane, E non per lavorare a settimane.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 53: O per dimenticanza, che a niuno non perdona, o per soverchio indugio (com'è nostro costume d'andar d'oggi in domane), nel modo che trasposta vi fu, finalmente vi sia rimasa.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 5: Ma poi ch'ella la vuole, ed io ho promesso, Non vo' mandarla più d'oggi in domani.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 174: Poi me la manderà (la vendita) d'oggi in domani.
Esempio: Fag. Pros. 78: Nulla gioverà l'andar procrastinando, e mandarla d'oggi in domani.
Esempio: Giust. Vers. 229: Quella meschina.... sempre più vedea d'oggi in domani Esso e la roba andarsene in rovina.
Definiz: § XIII. Giorno di dimani, o Dì, di dimani, vale quanto il semplice Dimani; ma spesso riferiscesi ad avvenimenti dei quali si rinnovi la memoria, e indica il Giorno corrispondente a dimani. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 21: Il dì di domane fa la Ecclesia festa di questa beatissima santa Lucia.
Esempio: Senec. Pist. 23: Colui è beato, e sicuro posseditore di sè, ch'aspetta il dì di domane senza sollecitudine, o pensiero, o paura, il quale dice i' son oggi vivuto.
Esempio: Forteguerr. Cap. 211: E rare volte al giorno di domani Penso.
Definiz: § XIV. Oggi o dimani, per lo più in locuzione condizionale, usasi a significare Un bel giorno, Da un momento all'altro, Quando meno un se l'aspetta, e simili. –
Esempio: Magal. Lett. At. 316: Se oggi o dimani tornasse in una conigliera un coniglio domestico, che viene alle volte a darci spasso nell'anticamera del Granduca, ec.
Definiz: § XV. Ogni domane, vale Ogni dì vegnente, e con più largo senso Di giorno in giorno; ma è maniera di raro uso. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 221: A Penelope pareva dolce appressarsi alla morte, sperando che ogni domane dovesse tornare Ulisse.
Definiz: § XVI. Cavami d'oggi e mettimi in domani. –
V. Cavare, §§ LXII e LXIII.
Definiz: § XVII. Diman te n'avvedrai: maniera proverbiale, che dicesi a persona o di persona, che per poco accorgimento abbia fatto cosa, che conosciamo doverle in breve riuscire di pregiudizio. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 289: Diman te n'avvedrai: dicea quel prete Che coll'olio aspergea, come sapete.