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GUAZZA.
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GUAZZA.
Definiz: Sost. femm. Vapore d'acqua condensato, che ricadendo bagna la superficie del suolo; Rugiada copiosa.
Ha origine comune con guazzo. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 244: Trovomi un buon frugnuolo, acconcio appieno, E da vento e da nebbia un cappellone, E per la guazza e fango un paio d'usatti.
Esempio: Tedald. Agric. 71: Si debbe potar sempre, eccetto che per il solleone, e la mattina per le guazze.
Esempio: Sassett. Lett. 201: Il vapore torna in basso in guazza, in brinata, in pioggia, in neve; la gragnuola si genera dall'acqua e non dal vapore; la guazza e la pioggia ricercano minore freddo nella lor generazione, che la brinata e la neve non fanno.
Esempio: Baldin. B. Masch. 81: Aggiunsegli in capo una luna piena, perciochè allora cade maggior guazza che in alcun altro tempo.
Esempio: Soder. Coltiv. 125: Sieno colte [le uve da serbare] avanti la pioggia, ovvero dopo che ella sia seguita di qualche dì, e spicchisi in dì chiaro e sereno, e in tal otta, che sia finita la guazza o rugiada.
Esempio: Dav. Colt. 520: La terra arrabbia, lavorata tra molle e asciutta, e la mattina alle guazze.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 5: Oh che strani capricci, Casca la guazza ancora, Torniamo a casa, chè ci guasta i ricci.
Esempio: Salvin. Odiss. 114: Che me in un la rea Brina, e morbida guazza mattutina, Dal poco fiato, non uccida il cuore Abbandonato.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 68: V'ha al contrario un'altra materia rugginosa meno densa e più umida, la quale dà un liquore alcalico con alquanto di terra; il che anche si ricava dalle ordinarie guazze e rugiade.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 102: L'aria peggiore delle Maremme è dal tramontar del sole, quando cade copiosa guazza, la quale bagna il terreno a guisa delle piogge, fino a qualche ora di giorno, cioè finattantochè il sole non abbia asciugata la guazza o rugiada.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 9: Ogni saggio coltivatore.... dee ben sapere e conoscere quali specie di viti meglio provano ne' suoi poderi, e quali sono men soggette ai danni delle nebbie, delle guazze, della siccità e de' venti.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 91: Questo deve istruire i lavoratori, ad evitare attentamente il vendemmiare, quando l'uva e la terra siano impregnate e cariche d'umido dalle piogge o guazze, e vendemmiare solo quando è asciutta la terra e l'uva.
Esempio: Panant. Paret. 66: E della selva la solinga via Scorrea la bella, fra la nebbia e l'ombra; La guazza sulla fronte le venia, ec.
Definiz: § I. Levare alcuno dalla guazza, trovasi, figuratam. e scherzevolmente, per Levarlo di mezzo con violenza, Farlo morire. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 230: Ma se si adira, Oh leverà te dalla guazza, e vedi! Con un soffio e' ti scaglia in Calicutte, Che è in Oga Magoga.
Definiz: § II. Venire la guazza, maniera scherzevole, che vale Venire da checchessia guadagno aspettato. –
Esempio: Saccent. Rim. 2, 14: Ma di più vorrei darmi al criminale, Par dimolti pasticci e farli grossi, Purchè venga la guazza o bene o male.