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SFOGARE
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SFOGARE.
Definiz: Esalare, Sgorgare, Uscir fuora; e si usa così nel neutr. come nel neutr. pass. Lat. evaporare, diffundi, exhalare. Gr. ἐξατμίζειν.
Esempio: Bocc. nov. 50. 13. Poichè Ercolano aperto ebbe l'usciuolo, e sfogato fu alquanto il fummo, guardando dentro, vide colui.
Esempio: G. V. 11. 1. 9. Per la qual rottura sfogò l'abbondanza dell'acqua raccolta nella città.
Esempio: Alam. Colt. 5. 138. La crescente virtù nelle radici Si sfoghi adentro, ove non passa il gielo.
Definiz: §. I. Per Mandar fuora, Dare esito, Alleggerire, Sminuire; e il più delle volte si dice di passione, e d'affetti. Lat. imminuere, levare, mitigare, lenire, consolari, genio indulgere. Gr. παραμυθεῖν.
Esempio: Dant. Inf. 33. Levatemi dal viso i duri veli, Sì ch'i' sfoghi 'l dolor, che 'l cuor m'impregna.
Esempio: Petr. son. 214. Ed in sospiri, e 'n rime Sfogo il mio incarco.
Esempio: E Petr.son. 254. E certo ogni mio studio in quel tempo era Pur di sfogare il doloroso core.
Esempio: Bocc. nov. 9. 3. Intanto che chiunque avea cruccio alcuno, quello, col fargli alcuna onta, o vergogna, sfogava.
Esempio: Cant. Carn. Ott. 29. Sfogar gli abbiam lasciati In questo carnovale.
Esempio: Disc. Calc. 33. Non dee ad alcuno di essi la stizza montare, o sdegnarsi per esser troppo tosto dalla zuffa divelto, come se quivi la sua collera dovesse sfogare.
Esempio: Dav. Acc. 140. Tanto ti dia (il popolaccio) che ti sforacchi tutto, e ti cincischi, e si sfoghi.
Esempio: Car. lett. 1. 118. È venuta liberamente ec. a sfogarsi ogni giorno meco della grandissima pena, che sostiene della vostra lontananza.
Definiz: §. II. Sfogare, parlandosi di piaghe, o simili, vale Purgarsi.
Esempio: Fir. Luc. 5. 2. Chi vuole, che una piaga sfoghi bene, paghi bene il medico.
Esempio: Dav. Colt. 156. Faráivi quattro dita sotto un rottorio di tre, o quattro tacche, onde egli sfoghi (l'umor della vite) e si temperi (quì per similit.)