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FETORE.
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FETORE.
Definiz: Sost. masc. Cattivo odore, Puzzo.
Dal lat. foetor. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 577: Stanno in Inferno, là dove è tenebre e fetore; sicchè stanno quivi violentemente.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 138: Voleva sostenere quel puzzo,... acciocchè Iddio lo liberasse al dì del giudicio dal fetore orribile dello inferno.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 131: Ella viva abiterà nel ventre d'una bestia morta, empiendo continuamente il naso di quel corrotto fetore.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 75: Il che dà manifesto indizio di fetore e non d'odore che sia grato.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 8: Tal della fera bocca i negri fiati, Tale il fetore e le faville sono.
Esempio: Dav. Scism. 365: Moriron di stento e fetore in orribili carceri tra ladroni.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 20: Fu proibito dentro la città il far bachi da seta, per esser pericolo che agevolmente col lor fetore cagionassero corruzione.
Esempio: Red. Esp. nat. 34: Ancorchè tutti in questo concorrano di produrre un olio empireumatico puzzolentissimo, è di quasi impraticabile fetore.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 498: Uno antico errore popolare, adottato anche da varj scrittori, cioè che i fetori anche cadaverici, sieno un correttivo dell'aria, anche in tempo di peste.
Esempio: E Targ. Valdin. 2, 504: Il fetore delle acque stagnanti è la riprova ed il segno più sicuro della loro putrefazione.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 2: Or non v'incresca Al popolo appressarvi. S. Ah ch'io sopporti Il fetor di costoro!
Definiz: § In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 2: Troppo fallò chi le spelonche aperse, Che già molt'anni erano state chiuse; Onde il fetore e l'ingordigia emerse, Ch'ad ammorbare Italia si diffuse.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: E con flagelli ad agitar mi posi Questa palude per crear fetore.