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Dizion. 3° Ed. .
RISENTIRE.
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pag.1390
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RISENTIRE.
Definiz: | In signif. neutr. pass. Svegghiarsi, destarsi, lasciare il sonno. Latin. expergisci,
expergefieri. |
Esempio: | Boc. Nov. 42. 7. E alla fine fattala risentire. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 41. 7. Prima che alcuno de' suoi si risentì.
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Definiz: | §. Risentirsi: Ricuperare il senso perduto. |
Esempio: | Boc. Nov. 36. 15. Tramortita, addosso gli ricadde, e dopo alquanto si fu
risentita, e levata. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 4. 86. Ne porta il suo padron mezzo stordito, Ma in poco d'ora si fu
risentito. |
Definiz: | §. Risentire: Metaf. |
Esempio: | Petr. Son. 184. Il cantar nuovo, e 'l pianger degli augelli In sul dì, fanno
risentir le valli. |
Definiz: | §. Risentire: Ravvedersi, e riacquistare il sentimento della mente. Lat. sapere, ad bonam
frugem redire. |
Esempio: | Passav. 229. Acciocchè la confusione, e la infamia del peccato brutto il faccia
risentire. |
Esempio: | Petr. Son. 286. Or conosco i mie' danni, or mi risento. |
Definiz: | §. Risentirsi: Ravvivarsi, pigliar forza. |
Esempio: | Dav. Colt. Svina, e imbotta un po' giovane, acciocchè nella botte alquanto grilli,
e perciò sì risenta, e schiarisca. |
Definiz: | §. Risentirsi, e far risentimento delle ingiurie: diciamo per Non sopportarle, e farne
dimostrazione, o vendetta. Lat. iniurias ulcisci. |
Esempio: | Tac. Dav. Stor. 289. Valerio Marino, destinato da Galba, prolungò non
per alcuna offesa, ma per esser dolce huomo da non sapersene risentire. |
Definiz: | §. Risentirsi: Richiamarsi. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 87. Silio non aspettò la sentenza, e si ammazzò, e
nondimeno si corse a' beni non per restituir tributi, come dicevano mal presi, che niuno si risentiva. |
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