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CORBONA, coll'accento sulla prima sillaba, e colla prima o larga.
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CORBONA, coll'accento sulla prima sillaba, e colla prima o larga.
Definiz: Sost. femm. Arca o Cassa, che presso gli Ebrei era posta in una cella attigua al Tempio, e presso gli antichi Cristiani nel Tempio stesso, e dentro alla quale si ponevano le offerte di denaro o d'altro.
Dal basso lat. corbona, e questo dal basso grec. κορβᾶν e κορβανᾶς, voce derivata dall'ebraico korbàn, siriac. qurbôn, Offerta, Sacrifizio. –
Esempio: Flav. Gios. volg. 62: E dopo questo mosse un altro tumulto; e questo fu, che essendo appresso di loro (dei Giudei) un tesoro sacro, il quale essi chiamavano corbona, lui comandò ec.
Esempio: Car. Trad. gr. 156: Tu ti credi per esser ricca, d'osservare la festa; quando non guardi mai dove sia la corbona, quando non ci comparisci mai per sacrificare.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 305: Corbona, che medesimamente si dice per altro nome gazofilacio, è nome composto parte di lingua persiana e parte di greca, e significa l'arca nella quale si conservavano i danari del Tempio, o vero quei presenti ch'erano a servigio de' ministri.
Definiz: § I. Oggi dicesi la Borsa comune dei Sacerdoti e dei Chierici appartenenti a una data Chiesa.
Definiz: § II. Per similit., e in modo alquanto scherzevole, trovasi per l'Erario della Curia Romana. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 235: Le cose beneficiali con la rivocazion de' regressi, e con gli altri disfavori che ci son fatti, se ne vanno tutte in corbona.
Definiz: § III. Pure per similit. trovasi per Scrigno, o simile. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4 Introd.: Rastiando e ripulendo Nelle corbone tue La più parte dell'oro e dell'argento.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 465: Corbone, casse.
Definiz: § IV. Altresì per similit. e in ischerzo, trovasi per Piccola credenza, Armadino o altro ripostiglio, da serbarvi per uso proprio cose da mangiare. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 129: E d'ogni cosa che in tavola viene Sempre [Margutte] faceva la credenza e 'l saggio, E qualche buon boccon per sè ritiene, E 'n corbona metteva come saggio.