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1) Dizion. 5° Ed. .
DUALE.
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DUALE.
Definiz: Add. Propriamente Che indica due, Che contiene l'idea di due; ma usasi solo nel linguaggio Grammaticale come aggiunto di quel numero del nome e del verbo che in alcune lingue, come ad esempio nella greca, serve a designare due cose congeneri o due persone, ed altresì l'azione compiuta o sofferta da esse. Ed usasi anche in forza di Sost.
Dal lat. dualis. ‒
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 109: Pensando al paracimeno duale.
Esempio: Varch. Ercol. 323: Lasciamo stare.... che così ne' nomi (male le stampe, numeri) come ne' verbi ha [la lingua greca] il numero duale, del quale mancano tutte l'altre lingue.
Esempio: E Varch. Ercol. 334: Il quale amavere non è, come credono alcuni, il numero duale.
Esempio: E Varch. Disc. Ling. 159: I Greci.... hanno,... non due numeri,... ma tre. Perchè oltra il singulare, ovvero numero del meno,... e il plurale, ovvero numero del più,... hanno ancora il duale, che significa due solamente.
Esempio: Salv. Avvert. 2, 38: Molti, che di ricchezza alla latina e a questa pongono avanti la lingua greca, recano in campo, tra l'altre cose, il duale: così chiamano il numero che abbraccia due cose sole; per lo quale hanno i Greci.... alcune voci appartate.... Ma per certo, sì come in assai altre cose i tesori di quel linguaggio si celebran dirittamente, così a questa del duale, anzi che di ricchezza, d'una cotal vana apparenza.... si dovrebbe dar titolo, secondo che pare a molti.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 135: E nel numero duale de' Greci, il nominativo, l'accusativo e 'l vocativo hanno una voce sola tutte le declinazioni, non solo quanto al corpo delle voci, ma quanto alla quantità di tutte le sillabe.