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ERUTTARE.
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ERUTTARE.
Definiz: Att. Gittar fuori dal cratere, detto di vulcano.
Dal lat. eructare, che vale Gittar fuori dalla bocca ruttando. ‒
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 255: Udirono gli spaventosi muggiti della voragine, che indi a poco eruttò con fracasso maggiore una gran massa di fuoco involta tra cenere e fumo.
Esempio: Marchett. Lucrez. 396: Scorrer rapido turbine, e eruttare Fuoco l'Etnea montagna, e fiammeggiante Mirarsi il ciel.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 127: Oltre l'usato Terribile, il Vesevo ardenti fiumi Dalle fauci eruttò.
Esempio: Mont. Poes. 2, 265: Dal bollente Seno dell'onde le roventi creste Sollevavano i monti, e liquefatti Scogli eruttando e fiamme e schiuma e fumo, E di liquido vetro ardenti fiumi, Pingean l'abisso di terribil luce.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam., detto di alcuno dei giganti sepolto, secondo le favole, sotto l'Etna. ‒
Esempio: Sannazz. Arcad. 113: Ti farei vedere il superbo Encelado, disteso sotto la gran Trinacria, eruttar foco per le rotture di Mongibello.
Esempio: Marchett. Lucrez. 39: E qui minaccia Con orrendo fragor l'etneo gigante Di risvegliar gli antichi sdegni e l'onte, E di nuovo eruttar dall'ampie fauci Contro 'l nemico ciel folgori ardenti.
Definiz: § II. E per estensione, detto di pianeta o altro corpo celeste, per Mandar fuori. ‒
Esempio: Marchett. Nat. Comet. 90: Non potremo noi almen sospettare, che delle stesse [qualità] sian dotati gli altri pianeti, onde possano eruttare anch'essi vapori ed esalazioni atte ad essere illuminate?
Esempio: E Marchett. Nat. Comet. 97: Da qualunque sua parte determinata possa eruttarsi così gran copia di esalazione, che basti a farcisi vedere in forma di una smisurata coda di una cometa.
Definiz: § III. Trovasi anche, conforme al senso latino, per Vomitare ruttando, riferito a cibo; ed altresì per Mandar fuori dalla bocca, riferito a ventosità dello stomaco. ‒
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Quando lo ventricolo erutta per la canna grande ventositade, usa cennamo.
Esempio: Frezz. Quadrir. 3, 13: E sopra erutta e sotto quello (il cibo) scocca.
Definiz: § IV. E, pure secondo proprietà latina, trovasi per Scaricare con impeto, detto di fiume. ‒
Esempio: Ugurg. Eneid. 191: Questo gorgone ondeggia turbido di limo e di grande profondità, e ogne rena erutta nel Cocito.
Definiz: § V. Neutr. Mandar fuori con istrepito dalla bocca le ventosità dello stomaco; che con voce comune ma plebea dicesi Ruttare. ‒
Esempio: Crusc. Vocab. III: Eruttare. Trar rutti.