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MASSICCIO
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MASSICCIO.
Definiz: Add. Grosso e solido, Che ha molto spessore, compattezza e resistenza; detto di arnesi, strumenti, o cose qualsiensi.
Da masso. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 19: Arsi li templi e calici, e vasa d'oro massiccio, ed ogni roba da vestire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 48: Quanto sia l'uno e l'altro ardito e franco, Mostra il portar de le massiccie antenne.
Esempio: Varch. Boez. 49: E qual di loro è meglio, l'oro massiccio, o buona quantità di danari contanti?
Esempio: Car. Eneid. 5, 377: Una lorica che d'antica maglia, E di lucente e rinterzato acciaro, Di massiccio oro avea le fibbie e gli orli.
Esempio: Dav. Tac. 1, 78: Ordinossi non si mangiasse in oro massiccio.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 68: Ubbidienti al cenno della mazza, Soda, nocchiuta, ruvida e massiccia.
Esempio: Not. Malm. 1, 308: Massiccia. Per questa voce intendiamo tutte quelle cose, che dal peso mostrano esser fatte di materia stabile e solida, e non vote o vane, o in altra maniera fragili o deboli.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 91, 2: Massiccio.... Che à dell'essere del masso; e si piglia ancora per grosso, solido, forte.
Esempio: Fag. Comm. 6, 178: Voglion esser drappi d'oro massiccio, che per istrapazzo si chiaman canovacci.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 212: La cetera era il più mirabile lavoro che mai si vedesse per valsente e bellezza, tutto di oro massiccio, ornata di preziose pietre e intagli.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 507: Stellati eterni rilucenti alberghi, Fra i celesti i più belli, e dallo stesso Vulcan costrutti di massiccio bronzo.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 117 t.: I triarj.... chiudevano le vie con una schiera continovata e massiccia come fatta d'un pezzo.
Esempio: Soder. Op. 3, 273: Nel mezzo (del giardino) sia lo spazio per un pratello, entrovi una adornatissima fonte e spalliere all'intorno, che da per loro istesse, grosse e massiccie, piantate in tre o quattro doppj, si regghino senz'altro sostegno.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 103: I corpi deono essere di più numero e meno massicci, più alla romana, distinti e facili ad unirsi ed a dividersi, che alla macedonica, immobili e che ad ogni soffio si scompongono.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 378: Maestà di vesti Massicce ha indosso, e fornimenti sprezza, Altri che d'oro e solido diamante.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Segn. P. Demetr. 91: E medesimamente sia la testura della prosa massiccia.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 91: In qualunque parte egli s'aggiri, non potrà mai ritrovare maggiore, nè più massiccio bene di questo.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 3, 215: Delle sue canzoni, sonetti e altri componimenti lo stile è sodo, massiccio, pieno di pensieri, tinto per tutto del colore dei migliori poeti italiani, e dall'altro lato libero e spedito dalla servile imitazione.
Definiz: § III. E pur detto di arnese o strumento, per Tutto solido; opposto di Vuoto. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 187: Un'asta vota o una canna di legno o di metallo è molto più salda che se fusse, d'altrettanto peso e della medesima lunghezza, massiccia.
Esempio: Red. Esp. nat. 72: Dove fu detto con palline di cristallo massiccie, dovea dirsi con palline di cristallo vote.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 96: Una piccola palla di cristallo massiccio formata a spicchi.
Definiz: § IV. Pure per Grosso e solido o forte, dicesi anche di edifizio o costruzione qualsiasi, o di alcuna sua parte; e detto di ordine architettonico, vale Robusto e di proporzione un po' grave. –
Esempio: Stor. Rin. Moltalb. volg. 197, 16: E le torri massicce insino al corridoio del muro.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 348: L'ordine delle colonne doriche.... è quello che si aspetta agli edifizj più massicci.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 248: Di modo che in breve spazio alzarono un riparo molto più forte e molto più massiccio del primo.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 44: Sapendosi che in antico, e in ogni tempo che rovinarono i più robusti e massicci ponti, avvenne per difetto delle pile.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 313: Si figurano che ella (l'iride) getti e dilati le sue radici come gli olmi e le querce, capaci di mettere a leva le mura più massicce e più forti.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 113, 2: Uno de' cinque ordini d'architettura (il dorico), il più massiccio e più forte che avessero i Greci.
Esempio: Maff. Anfit. 187: Non è mancato poi chi abbia creduto fosse tal ordine (toscano), come più massiccio degli altri, così affatto rozzo e privo delle grazie dell'arte.
Definiz: § V. Figuratam., detto di maestro, di dottore, e simili, vale Grave, Di grande autorità, Molto riputato; ma ha in sè dello scherzo o scherno. –
Esempio: Red. Osserv. Vip. 13: Questa sola esperienza non era abile ad atterrare l'opinione di tanti dottori massicci e principali.
Definiz: § VI. Pur figuratam., detto di pensieri, dubbj, ragioni, e simili, vale Molto serio e solido, Forte, Ben fondato, Efficace, e simili. –
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 278: Io v'aveva sparso per entro cose serie e massicce, per dar nel genio a coloro che sono in possesso di star sempre tronfi e 'mpettiti.
Esempio: Murat. Dif. Giurisp. 17: Ora, subito che l'affare è divenuto conghietturale, cioè subito che è rimesso alla testa de gli uomini il decidere, non già intorno a lievi dubbj, ma intorno a massicci e gravi dubbj, per conseguente resta esposta ec.
Esempio: Bottar. Dial. 240: Per discernere le ragioni sode e massicce dalle cavillose.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 35: Ma sia quel che si vuole, io non intendo che ogni uomo abbia ad intrinsecarsi coll'intelletto in cose troppo massicce, perchè ognuno non è atto a spiegar l'ale tanto ad alto.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 2, 183: Al primo vederlo avrei giudicato che fosse uomo il quale non avesse altri pensieri che massicci, e sopra tutto poche parole, e tutte gravi e di peso.
Definiz: § VII. Altresì figuratam., detto di errore, sproposito, disordine, e simili, vale Grosso, Molto grave, Enorme, e simili. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 370: Si può trovare disordine più massiccio?
Esempio: E Segner. Op. 4, 613: Ma quivi è l'error massiccio.
Esempio: Baldov. Am. scart. 250: Con questi io non m'impiccio, Nè per cagion sì lieve In error caderei tanto massiccio.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 62: Error quasi comune, error massiccio.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 280: Gli errori massicci, in fìsica, dipendono più comunemente dalla imperizia o dalla inavvertenza di quelle medesime persone che sono poi le prime a risentirne i danni.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 124: Se io.... non averò, coll'autorità de' buoni autori, sgombrati dalle menti altrui certi errori massicci, che ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 220: E son uomo.... da dargli ragione in tutto, anche quando ne dirà di quelle così massicce.
Definiz: § VIII. E pur figuratam., trovasi detto di scherzo, per Grossolano. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 7, 27: Elisabetta, a cui spesso in capriccio Cadea di fare a quegli innamorati Qualche suo scherzo ruvido e massiccio, ec.
Definiz: § IX. In forza di Sost. La parte massiccia o solida di checchessia, in opposizione della parte vuota. –
Esempio: Soder. Op. 1, 239: Il massiccio delle porte e finestre ne' conci non dee essere nè meno grosso nè più della sesta parte della larghezza della luce, nè più della quinta.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 268: Questo spazio voto (della canna) è compreso da un massiccio in giro non molto grosso.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 269: In questi bocciuoli vi è il voto contenuto dentro al massiccio della canna, vi è il massiccio della canna che lo comprende, ec.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 2, 338: Il tempio col sol mirarlo ei rapisce in un estatico smarrimento; tale è il massiccio e l'ornamento nelle sue parti, tali gli abiti e la religione ne' sacerdoti, ec.
Definiz: § X. E per lo stesso che Massello o Cantone. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 40: Anno similmente veduto, che coll'usare ne' gran fondi, anche dove la corrente ha più forza, in vece di steccate e, per maggiore speditezza, alcune volte gabbioni ripieni di sasso, ed altre volte, per maggior stabilità, alcuni massicci quadrilunghi fatti di ghiaia dell'istesso Arno, impastati con la calcina (chiamati comunemente cantoni di getto, o di smalto o di calcestruzzo), riesce pur di difendere con sicurezza le ripe, salvare i lavori più deboli e ricuperare i terreni.