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1) Dizion. 5° Ed. .
GRAMMATICO.
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GRAMMATICO.
Definiz: Sost. masc. Colui che è dotto nella grammatica di una lingua; e in senso più lato, Colui che conosce a fondo una lingua, segnatamente la greca, la latina o l'italiana.
Dal lat. grammaticus, e questo dal grec. γραμματικός. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 142 t.: Liberò con l'armi la Scania dal tributo che ella pagava al reame della Svezia, come si vede in Sasso grammatico.
Esempio: Capor. Rim. 92: Anzi fin dalla nobile Vicenza Vi venne quel grammatico eccellente Che fe' fra gutta e stilla differenza.
Esempio: E Capor. Rim. 114: Vi è gran contrasto s'ei portava rasa La barba o lunga, s'era rossa o nera; Ma l'ultima ai grammatici è rimasa.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 382: È probabile che Virgilio parlasse in quel senso, che i grammatici chiamano concessivo.
Definiz: § Grammatico, si usò anche per Uomo dotto, erudito, Letterato. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 18: Alquanti vollono affermare, che questa fosse la prima nave che prima adornata di vele, ardisse d'andare ne' lontani paesi, e perciò ciascuna grande nave usata di passare il mare colle vele levate, appellarono li grammatici Argon.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 19: Infino al dì d'oggi le colonne d'Ercole manifestano insino dove egli apparette vincitore a' termini, che i grammatici chiamano Gadex.