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Dizion. 4° Ed. .
STIZZA
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pag.750
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STIZZA.
Definiz: | Ira, Collora. Lat. indignatio, ira. Gr. ὀργή, θυμός,
ὀξυθυμία. |
Esempio: | Bocc. nov. 23. 14. La richiamai indietro, e piena di stizza gliele tolsi di mano.
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Esempio: | M. V. 9. 44. La pace si rimase colle strade bandite, ma cogli animi pregni, e
pieni d'odio, e di stizza. |
Esempio: | Libr. Son. 44. Sta' cheto, sentot'io; sputa la stizza. |
Esempio: | Disc. Calc. 33. Non dee ad alcun di essi la stizza montare, o sdegnarsi per esser
troppo tosto dalla zuffa divelto. |
Esempio: | Malm. 1. 53. Ch'io per me non ho stizza con nessuno. |
Esempio: | E Malm. 6. 28. Che la Regina poi sarebbe donna Da farci per la
stizza, e pel rovello Buttar a' piè la forma del cappello. |
Definiz: | §. Stizza, diciamo anche un Male simile alla scabbia, il quale è proprio de' cani, e de' lupi. Lat.
scabies. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 177. Qual caso di morte è più nuovo, che esser preso, e morto
un lupo per aver messo la coda nel cocchiume d'un botte grattandosi della rogna, o della stizza? |
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