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1) Dizion. 5° Ed. .
BISCIUOLA e BISCIÒLA
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BISCIUOLA e BISCIÒLA.
Definiz: Diminut. di Biscia; ma propriamente chiamansi Bisciuole certi vermi di un colore bianco lattato, che si trovano talora nel fegato delle pecore, de' castrati e delle lepri. −
Esempio: Magazzin. Coltiv. 20: La guazza fa venire loro [alle pecore] un malore, chiamato bisciuole, nel fegato.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 133: Que' vermi di figura somigliante qualche poco al pesce sogliola, che nelle mie Osservazioni intorno alla generazione degl'insetti, accennai trovarsi non di rado ne' fegati delle pecore e de' castroni, e che da' macellai fiorentini son chiamate bisciuole.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 290: Fralle malattie che vi contraggono [i bestiami], le più comuni sono.... descritte dal sig. Linneo al § 6, provenienti da bisciole o vermi, che egli chiama fasciola hepatica.