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MELMA
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MELMA.
Definiz: Sost. femm. Posatura che fa l'acqua torbida nel fondo dei fiumi, stagni, laghi, e simili, Belletta.
Dall'antico tedesco melm, Polvere. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 128: In questa melma e acqua puzzolente e nera si percuotono e dibattono.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 60: Niuna cosa è sì forte che alcuna volta non si attriti; e questo puoi vedere spesso dal meno possente: ispezzasi il vomere nella terra, il sasso per l'acqua, e la melma col dito.
Esempio: Liv. Dec. 1, 129: L'acqua era piccola e bassa, e la melma il ritenne insieme con altre minute cose, le quali, correvano giù per l'acqua.
Esempio: Torric. Scritt. var. 118: Esaminiamo ora se, per nettare le Chiane dalle melme ed altre robe, possa seguirne minore alzamento d'acque.
Esempio: Michelin. Risp. 123: La Chiana poi non corre per tutta la larghezza ugualmente, ma il maggior corso è nel fosso maestro, e pochissimo nelle prode, anzi tanto insensibilmente vi si muove dove sono le melme, che i paesani dicono che l'acqua stia ferma.
Esempio: Not. Malm. 2, 551: Melma è quella terra che è nel fondo de' fiumi, fossi, laghi e paludi, ridotta liquida, che la diciamo anche belletta per melmetta. Latino limus; verisimilmente dal Greco μίγμα, che vuol dire mistura.
Definiz: § Per estensione usasi anche a denotare Fango, Mota.