Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FINO.
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FINO.
Definiz: Prep. denotante il termine, al quale giunge e nel quale ha fine il moto, il corso di un'azione, o l'estensione di una cosa: e usasi anche in maniere figurate. Regge comunemente il termine stesso mediante la particella A od anche In.
Dal lat. fine, ablativo di finis, usato con lo stesso senso in forza di preposizione e reggente il genitivo od anche il dativo; e Fine per Fino si usò dagli antichi nostri. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 32: Allor tutto mio corso Mutò per tutto 'l mondo Dal ciel fin al profondo.
Esempio: Dant. Inf. 16: Ma fino al centro pria convien ch'io tomi.
Esempio: E Dant. Inf. 20: E non restò di ruinare a valle Fino a Minòs che ciascheduno afferra.
Esempio: E Dant. Inf. 26: L'un lito e l'altro vidi insin la Spagna, Fin nel Marrocco e l'isola de' Sardi.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Ma guarda i cerchj fino al più remoto, Tanto, che ec.
Esempio: Vill. G. 734: Cavalcarono fin presso alla città di Verona.
Esempio: E Vill. G. 873: E la sua gente scorse fino presso a Parigi a due leghe.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 19, 5: Questi lamenti sono antichi nel mondo. Ma se però sempre furono insopportabili, dacchè il Signore con tanto amor ci si dona nel Sagramento, non sono insopportabili solamente, ma inescusabili fino all'ultimo segno.
Esempio: E Segner. Mann. nov. 29, 1: Giacchè però son sì importanti le conseguenze che possono provenire dall'eseguire un sì nobile documento, o dal mancar di eseguirlo, procura, quanto mai sia possibile, di penetrar fin all'intimo l'uso di esso.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: So ancor le tue dall'a fino alla zeta.
Esempio: Giust. Vers. 226: E dall'uno giù giù fino al novanta Scriverci sopra i numeri del Lotto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 23: Una classe.... non protegge un individuo, non lo assicura che fino a un certo segno.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 45: Ah, esclamò arrossendo e tremando, fino a questo segno!
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 46: Due o tre andaron fin all'uscio del curato per verificar se era ammalato davvero.
Definiz: § I. Denota altresì il termine di tempo, al quale si estende e giunge la durata di una cosa, di uno stato, di un'azione, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 18: E quella, che l'affanno non sofferse Fino alla fine col figliuol d'Anchise, Sè stessa ec.
Esempio: E Dant. Purg. 19: Fino a quel punto misera e partita Da Dio anima fui, del tutto avara.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 132: E vide li figliuoli de' figliuoli fino in quarta generazione.
Esempio: Vill. M. 531: Il corpo si serbò fino nel dì seguente, per attendere il Vescovo d'Arezzo suo consorto, e gli altri di casa sua.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 62: Nè fin quel dì dal capo gli lo sciolse (l'elmo), Che fra duo ponti la vita gli tolse.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 32: Indugia fino a fatto carnovale, Chè, ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 31: E conviene durare a scalzargli (i magliuoli) ogni autunno fino in tre anni, dipoi lavorargli al solito.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 25: Con l'esempio in ogni virtù e pietà, si mostrò fino all'estremo spirito ottimo pastore de' popoli.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Dicon che sto a dormir fino alle nove.
Definiz: § II. E nei sensi soprannotati, riceve innanzi a sè la particella Per Per fino. –
Esempio: Cin. Rim. 15: Del duol ch'ho per fin qui tenuto ascoso.
Esempio: Soder. Coltiv. 78: Empi la botte intera per fino al cocchiume.
Esempio: Guar. Past. fid. 5, 5: L'ho, come figlio, Dal primo dì ch'i' l'ebbi Per fin a questa età sempre nudrito.
Definiz: § III. E in ambedue i sensi, regge altresì, per mezzo della particella A, ovvero direttamente, alcuni avverbj di luogo o di tempo, come Qui fino a qui fino qui, Là fino a là fino là, Lì fino a lì fin lì, Dove fino a dove fin dove, Allora fino a allora fin allora, Quando fino a quando fin quando, Oggi fino a oggi fin oggi, Ieri fino a ieri fin ieri, e simili. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 86: Però che fino a qui.... la giustizia mai per voi non fue affalsata.
Esempio: Cas. Rim. 2, 17: Nè contra lor fin qui trovato ho schermo.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 254: Ma non pria corse al mio pensier davanti Quell'oceán profondo, in cui fin ora Fer fanti ingegni e tanti Fortunato naufragio.
Esempio: E Filic. Poes. tosc. 339: Di sangue assai fin ora Forse non bevver le pianure e i monti?
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 32: Se questa [verità] si manifestasse mai in questo secolo, specialmente delle obliate cose discopritore, sia il fin qui detto per me una forte e giusta escusazione.
Esempio: Zanott. F. M. Lett. 66: Io non credo.... nè anche di mettere innanzi alcuna scusa perchè fino ad ora non v'abbia scritto.
Esempio: Martin. T. V. 10, 13: Figliuoli degli uomini, e fino a quando avrete stupido il cuore?
Esempio: Pap. L. Coment. 3, 296: Raccomandò loro di vivere in fraterna concordia coi marinari, ai quali, se fin allora era fallata opportunità di rendersi formidabili ai nemici, non era però ec.
Esempio: Giust. Vers. 16: In seguito tornò; ci s'è spedato, Ma tutto fin a qui non m'ha infilato.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 17: Guardando con la coda dell'occhio, fin dove poteva, se qualcheduno arrivasse.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 19: Interruppe questa volta l'altro compagnone, che non aveva parlato fin allora.
Definiz: § IV. Fino, reggente un Infinito per mezzo della particella A, od anche Di, e in dipendenza di un altro verbo, vale A segno di, Al punto di, Tanto da, e simili. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 481: E fa un disciplinato, Fin allo scorticare.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 896: Iesu, patesti, cor mio, vita e via, Fino ad esserti el cor per me lanciato.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 308: Lasciando stare gli altri disfavori e minaccie, che li sono stati fatti in questo negozio, fino a dirli che meriteria d'aver bando da Viterbo.
Esempio: E Car. Trad. gr. 52: Si contentava fin di metterli in luogo suo per l'amor che portava loro.
Definiz: § V. E pure reggente un Infinito mediante la particella A, usasi in maniera concessiva per denotare il termine, al quale uno può giungere concedendo. –
Esempio: Giust. Vers. 248: Fino a non far pasticci,... Fino a sfidare il carcere, le spie,... Fino a dar tempo al tempo, oh Padre mio, Fin qui ci sono, e mi ci firmo anch'io.
Definiz: § VI. E reggente un sostantivo, e in dipendenza di un verbo, serve ad estenderne l'azione fino al punto che avvenga l'effetto che dal sostantivo stesso è significato. Così diciamo, ad es.:
Esempio: Esempio del Compilatore I Saguntini serbarono fede ai Romani fino alla loro distruzione. – Rimase commosso fino alle lacrime; e simili.
Definiz: § VII. Fino e Per fino, e Infino, reggente direttamente il suo termine, o per mezzo della particella A, usasi comunemente a rafforzare il discorso, ed equivale ad Anche, Eziandio; compreso anche il termine retto da essa preposizione. –
Esempio: Med. L. Canz. Ball. 18 t.: Fatti sempre partigiani Dove sei, fino alle gatte, Fino a i topi, fino a i cani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 25: Rendi, miser soldato, alla fucina Pur tutto l'arme c'hai, fin alla spada.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 83: Fu morto da' Troian, non so se 'l sai, Il padre tuo; ma fin ai sassi il sanno.
Esempio: Bandell. Novell. 5, 251: Tien conto fin d'un minimo foglio di carta.
Esempio: Bern. Orl. 42, 34: Non vi restò [in casa] nè vecchio nè donzella; Ogn'arte, ogni lavoro s'abbandona, Chi era in letto ammalato a giacere, Fin alle bestie corrono a vedere.
Esempio: Dav. Tac. 2, 14: Spesa grave fino a un principe, povertà intollerabile anche a privato.
Esempio: Segner. Pred. 23: Pigliò mai Dio di lui più aperta difesa, che quando il vide divenuto ludibrio fin de' fanciulli?
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 171: Tempo gradito fino da Dio.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 242: E fino gli stessi Stoici.... d'amore trattati ex professo composero.
Esempio: E Salvin. Disc. 1, 302: Fino la vita stessa avventura pel gradito e caro pregio del vincere.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 16: Finalmente il negozio della caccia V'ha fatto fin le Muse uscir di testa.
Esempio: Targ. Disam. 6: E furono fatti diversi edifizj e per fino mulini che suppongono steccaie, laonde restò strozzato l'alveo del fiume.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 526: D'ogni Nefario fatto sì fea beffe, osando Fin gli abitanti saettar del cielo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Fino in chiesa si fan musiche tali, Che paion tutti pezzi teatrali.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 12: La gente si gettava dai palchetti, E per fin le stamparono i sonetti.
Esempio: Giust. Vers. 223: In ambi e in terni avean precipitato, Colla speranza certa d'arricchire, Fin le raccolte dell'anno avvenire.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 133: Fin le nostre donne non son curiose.
Definiz: § VIII. Fino, reggente un nome per mezzo della particella Da o Di, denota il termine di luogo dal quale ha incominciamento un moto, o il termine di tempo dal quale incomincia la durata o lo svolgimento di un'azione, d'uno stato, e simili. E in questo senso regge pure un avverbio di luogo o di tempo per mezzo delle stesse particelle. –
Esempio: Bemb. Rim. 103: Ond'io ringrazio Amore Che m'ebbe poco men fin da le fasce.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 10: Degli Arabi le schiere erranti e sparte Raccolte ha fin dal libico paese.
Esempio: Segner. Mann. genn. 28, 3: A te sta l'eleggere fin d'adesso quale a te piace.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 73: So ben, che Castiglion per Aretino Fin da prim'anni suoi fu battezzato.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 20: Fin da' primi suoi anni aveva dovuto comprendere che ec.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 33: Era, fin dall'adolescenza, rimasto privo de' parenti.
Definiz: § IX. E pure nel medesimo senso, si usò con l'ellissi della particella Da o Di. –
Esempio: Rim. Ant. P. Ant. Ferr. 4, 246: Car figliuol, tu amasti tanto La mia scïenza, fin picciol garzone, Ch'io non trovai a te alcuno eguale.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 252: Ricordo come fino ieri, che fummo a dì 24 di marzo 1460,... il detto Ugolino mi dessi per donna la Ginevra sua maggiore figliuola.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 270: Se ne mostra una molto antica tavoletta di rame ritrovata in que'monti fin l'anno 1507.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 1, 318: Fin l'anno 458 di Roma, non le mancò popolo.
Esempio: Grazz. Comm. 239: Egli era a ordine fino iersera.
Definiz: § X. Si usò con lo stesso significato nella maniera Fino a ora, o Fin ora, per Fin d'ora, Fin da questo momento. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 10, 101 t.: Fino a ora facciamo inibizione a ciascuno rettore del Comune di Firenze, e presente e che sarà per lo innanzi, che per reverenzia del Comune di Firenze e del nostro officio, contra i predetti Niccolò e suoi figliuoli e consorti fare non debbiano alcuna novità.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 84: E per essa fortificazione non fatta, non vogliamo che portino pena, e fino a ora dal detto sodamento gli rileviamo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 78: E vo' dolermi, e fin ora mi doglio, Di te, se più ti veggo fra le squadre Del re Agramante.
Definiz: § XI. Talora regge, mediante la particella In, un termine di tempo, e propriamente remoto, nel quale facevasi o costumavasi checchessia; ed equivale a Fino da: ma oggi è maniera non comune. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 77: Fino in vita di messer Cacciaguida si contaran l'una di per sè dall'altra, come fusser due diverse famiglie.
Definiz: § XII. Parimente riceve innanzi a sè la particella Da o Di, e regge un verbo nel modo indicativo, mediante la congiunzione Che da fino che di fino che, e tutta la maniera, oggi però non comune, equivale a Fin da quando. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 637: Di fin che l'uomo è servo, Si sta di fuor del regno.
Esempio: S. Bern. Piant. Verg. 26: Incontro a Lui adoperaro ciò che potero di male Erode re de' Giudei, e tutti quegli ch'erano in Ierusalem di fino ch'Egli era piccolino.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 259: Ricordate a monsig. di Viterbo, che io gli son servitore da fino ch'egli era M. Gio. Pietro.
Definiz: § XIII. Fino all'anima. –
V. Anima, § XXXI.
Definiz: § XIV. Fino che o Fin che, Fino a che, Fino a tanto che, Fin tanto che, In fin che, Per fino a tanto che, e si usò anche, Fino a quello che; maniere congiuntive, denotanti la durata o continuazione di un'azione, di un fatto o di uno stato fino al tempo che un'altra azione, o fatto o stato succeda; e reggono il verbo nel Modo congiuntivo od indicativo, più spesso preceduto dalla particella Non. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 324: Confortali e mantielli Per fino a tanto ch'io a lor verraggio.
Esempio: Dant. Purg. 4: Pur su al monte dietro a me acquista, Fin che n'appaia alcuna scorta saggia.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 182: Per fino a tanto che la orazione non sarà partita da ogni concupiscenzia viziosa e carnale, non riceverà consolazione divina.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 25: Canzon, pellegrinando a tua giornata Veloce va', ch'egli è ben tempo omai, In fin che tu sarai Nel degno loco ove tu sei mandata.
Esempio: Vill. M. 93: Per non avere più a tornare sopra la presente materia per fino che altra gran cosa non seguisse.
Esempio: Petr. Rim. 1, 37: Seguirò l'ombra di quel dolce lauro,... Fin che l'ultimo dì chiuda quest'occhi.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 171: Seguimmo il suon delle purpuree penne De' volanti corsier per mille fosse, Fin che nel regno di sua madre venne.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 208: Niuno doversi muovere del luogo suo, fin a tanto che io non ho la mia novella finita.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 23: Facendo il piombo per sua natura sempre un poco di schiuma, bisogna proccurare il più che si possa di levarla col detto carbone, fin tanto che i detti tre metalli siano bene incorporati e ben netti.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 281: Fin tanto che l'uomo non giugne agli anni più gravi, è sempre digiuno del vero bene.
Esempio: Soldan. Sat. 187: Nè mai quindi si scorge esser risurto, Fin a che fuor dell'orizonte avverso, Almen quant'una picca non è surto.
Esempio: Segner. Pred. 272: Intimò che, fatto Isacio prigione, fusse consegnato subito in mano a due senatori,... fin a tanto ch'egli, tornato da quella impresa, prendessene il meritato gastigo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 186: Perchè non potrebbe il Gran Duca concedermi al Cardinale, per mesi o per uno o due anni, o fino che gli passi la fregola della filosofia?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 9: Fui per avventura anch'io di quest'opinione, fino a tanto che mi capitò alle mani un antico dialogo scritto a penna.
Definiz: § XV. E con l'ellissi della Che. –
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 2: Non ristetti fin fui alle scalee di Santa Croce arrivato.
Definiz: § XVI. E denotano altresì durata o continuazione d'un'azione o d'uno stato per tutto il tempo che dura o continua un'altra azione o stato; nel qual senso reggono il verbo nel Modo indicativo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 59: Vedendosi da ogni parte intorno assiso d'assedio potente, e istretto e assaglito d'assalto grande sovente, fine a quello che 'l crede potere portare.
Esempio: Giust. Vers. 94: Ma fino a tanto che ci sta sul collo, Sorga ec.