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1) Dizion. 5° Ed. .
CATASTROFE.
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CATASTROFE.
Definiz: Sost. femm. Quella parte del dramma, e più particolarmente della tragedia, in cui segue lo sviluppo, ossia il compimento dell'azione rappresentata.
Dal gr. καταστροφή, Rivolgimento, Rovescio. –
Esempio: Talent. Lez. II, 4, 32: Lo pose fralle parti della commedia, dicendo che erano quattro; cioè prologo, protasi, epitasi e catastrofe.
Esempio: Soldan. Sat. 29: Dalle fiere catastrofi riporta Dunque lo spettator modestia e senno, Onde costante ogni suo mal comporta.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 16: E questa [tragedia] avrà personaggi veri, veri cambiamenti di fortuna, vere catastrofi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 456: Il quinto [atto] scioglieva affatto; che però si domandava catastrofe, ovvero conversione e svoltura o totale discioglimento.
Definiz: § Figuratam. vale Mutazione repentina o Passaggio subitaneo d'una in un'altra fortuna, per lo più di buona in cattiva; ed anche prendesi semplicemente per Grande e improvvisa sciagura, riferito più specialmente a stati o famiglie. –
Esempio: Segner. Mann. sett. 29, 1: Beato te, se alla contemplazion di catastrofe così orrenda pigliassi un vero abborrimento a quel vizio, il qual ne fu la cagione.
Esempio: Alf. Trag. 5, 14: Già corso È per via di Valerio ai molti il grido Della orrenda catastrofe.