Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BENEMERITO
Apri Voce completa

pag.143


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BENEMERITO.
Definiz: Add. Che ha operato cose degne di lode o di ricompensa, Che ha meriti.
Dal lat. benemeritus. −
Esempio: Med. L. Op. 2, 79: Dove si gode il ciel cogli altri santi, Come conviensi a benemerita alma.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 47: I benefizj si fanno ad altri e non a se stesso,.... e si fanno alli benemeriti, perchè tal cosa ha del giusto.
Esempio: Dav. Tac. 2, 177: Poscia i vecchi o benemeriti licenziati con onore.
Definiz: § Benemerito d'alcuna persona o cosa, dicesi di chi ha operato bene in servigio di quella. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 28, 99: Perchè il sommo pastor non sendo ingrato, Ricordato del suo precessor tanto Quanto di sè benemerito e giusto [Carlo Magno], Gli aggiunse al titol regio il nome augusto.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 336: Essend'uscito alla stampa per opera d'una persona da bene e gentile, e di tutte le buone lettere benemerito.
Esempio: Red. Lett. 1, 82: Per difendere il Blasio, che è un valentuomo, e molto benemerito della notomia.
Esempio: Paolett. Op. agr. Pref. 17: A imitazione di quel gran re della Francia Enrico IV, tanto benemerito dell'agricoltura in quel regno.