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1) Dizion. 5° Ed. .
FLABELLO.
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Dizion. 5 ° Ed.
FLABELLO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Archeologia. Specie di grande ventaglio, di rosta, o di pennacchio, fermato all'estremità superiore di un lungo bastone, e adoperato più specialmente in Oriente per muover l'aria e far fresco ai grandi personaggi.
Dal lat. flabellum. –
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 445: Quale [foglia d'ellera], tenendola alzata con tutte due le mani, gira per aria ad uso di flabello, e per scacciare le mosche.
Esempio: E Buonarr. F. Vetr. ant. 260: Sopra le colonne, negli angoli che fanno gli archi, vi è collocato un flabello o rosta.
Esempio: E Buonarr. F. Vetr. ant. appr.: Negli angoli fra arco e arco, si veggiono molti di questi flabelli fatti di commesso di piccole lastre di marmo.
Esempio: Lanz. Vas. ant. dip. 139: L'onorano (Bacco).... recandogli chi flabelli, chi specchio, chi serti, ec.
Definiz: § In senso particolare, Ciascuno di quei due pennacchi o ventagli di penne di pavone, di struzzo, e simili, che si portano in cima di un'asta, uno di qua e uno di là ai lati del Pontefice, quando va in sedia gestatoria a celebrare certe funzioni.