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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTESTARE.
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CONTESTARE.
Definiz: Att. Term. dei Legali, usato nella maniera Contestare la lite, che vale Opporsi alla dimanda dell'attore.
Dal lat. contestari. –
Esempio: Stat. Mercanz.: Sanza contestar lite, e sanza ordine e figura di piato.
Esempio: Morell. Cron.: Renunziarono ad ogni eccezione di dire: non posso esser costretto innanzi al contestar della lite.
Esempio: Magal. Lett. 182: Il non avervi io contestata una lite sopra l'indugio delle mie stuoie, vien chiamata da voi moderazione (qui in locuz. figur.).
Definiz: § I. Contestare vale anche Attestare, Affermare concordemente. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 6: Mi diedi rigorosamente ad esaminare i servi per cavarne dal loro deposto la vostra corrispondenza, ma da tutti venendomi contestata la vostra innocenza ec.
Definiz: § II. Figuratam. detto di cosa, vale Comprovare, Confermare, Convalidare. –
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 166: Fu agli Etruschi familiar cosa scolpire negli artefatti la testa di bove. Ma fu costume ancora dei Greci e dei Romani, come tanti monumenti lo contestano.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 338: Vi par egli che un fatto solo sia valevole a contestare il successo costante della vostra pretesa alternativa?
Definiz: § III. Contestare, riferito a trasgressione, dicesi oggi nel linguaggio amministrativo per Mostrare altrui con prove di fatto, che egli l'ha commessa, e che perciò è incorso nella pena comminata dai Regolamenti di Polizia.