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Dizion. 5° Ed. .
COMPARATO.
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COMPARATO. Definiz: | Partic. pass. di Comparare. |
Lat. comparatus. – Esempio: | Dant. Parad. 23: Qualunque melodia più dolce.... Parrebbe nube che squarciata tuona, Comparata al sonar di quella lira, Onde si coronava il bel zaffiro. | Esempio: | Cas. Pros. 2, 127: Questo fatto verso di voi, e con le altre vostre chiarissime opere comparato, per rispetto a quelle molto men riluce e molto men risplende. |
Esempio: | Bart. D. Inghilt. 5, 73: Avendo per nulla il bene e il mal presente e manchevole, comparato all'uno e all'altro perpetuo nell'eternità avvenire. |
Definiz: | § I. In forma d'Add. Comparato, aggiunto di certe scienze, opere o simili, vale Che procede per comparazione, Diretto a comparare, Comparativo. – | Esempio: | Cocch. Disc. 1, 39: Si son serviti primieramente della somiglianza del corpo degli animali aperti per uso dei sacrifizj o del cibo, o anco a posta solamente, per filosofico studio, ond'è l'anatomia comparata o zootomia. |
Definiz: | § II. In forza di Sost. La cosa comparata; e per lo più contrapponesi a Comparante. – | Esempio: | Bocc. Com. Dant. 1, 345: Per una comparazione, ottimamente convenientesi al comparato, dimostra, quel dimonio essersi acquetato. | Esempio: | Magal. Lett. At. 166: Non ne resulta che quel tale assioma che serve di comparante, passi nella natura del comparato. |
Definiz: | § III. Trovasi per Comparazione, Confronto. – |
Esempio: | Magal. Lett. At. 584: Il cui giusto comparato non è altro, che 'l vero suono formale della nuda astrattissima verità della sustanza dalle cose rivelate loro da Dio. |
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